Mascherine Ffp2: prezzi cari e disparati «Serve un calmiere»
Sono le più sicure, ma i prezzi restano un’altalena impossibile da controllare. Le mascherine Ffp2, recentemente al centro di polemiche per la scoperta di alcune tipologie non a norma, continuano a rappresentare un caso, specialmente per i prezzi da territorio a territorio. L’Unione per la difesa dei consumatori (Udicon) Emilia-Romagna ha indagato in tutta la regione, scoprendo un listino altamente variegato da farmacia in farmacia.
«Stando alla nostra indagine – tenendo conto che le Ffp2 non sono regolamentate come le mascherine di tipo chirurgico, calmierate dallo Stato, i prezzi che emergono sono i più disparati», nota Udicon.
Si passa infatti dai 3 euro di media a Bologna all’1,90 di Modena. Si attestano tra questi due valori le altre province emiliano romagnole, ma con punte di costo di 3,90 a Rimini. Calcolatrice alla mano, in media la Ffp2 viene venduta a 2 euro - 2,50 l’una, con una maggiorazione se la mascherina è a colori. Ferrara sta nel mezzo.
«Comprendiamo che le mascherine Ffp2 hanno dei costi per i farmacisti che sono liberi di mettere il prezzo che vogliono per recuperare le spese, – affermano da Udicon Emilia-Romagna – ma fa alzare più di un sopracciglio che vi sia una disparità così ampia. L’unica uniformità di prezzi si verifica all’interno della stessa provincia tra capoluogo, città e piccoli paesi». Da qui la richiesta al governo: «essendo un bene ormai di prima necessità, come associazione a tutela dei consumatori auspichiamo un cambio di rotta da parte del Governo, rendendo anche il prezzo delle Ffp2 calmierato. Se si riducesse il prezzo per le Ffp2, che hanno spesso sostituito di fatto le mascherine chirurgiche nell’uso comune, ne deriverebbe una maggior diffusione con benefici per tutte le fasce della popolazione, anche in ottica di controllo del contagio».
Con un prezzo accessibile a tutti, e con i contagi in salita, conclude l’associazione, «una delle ipotesi più lecite potrebbe essere l’obbligo di indossarle anche nei luoghi chiusi, come già accade in altri Paesi come per esempio la Germania. La pandemia, a causa delle varianti, non accenna a diminuire, nonostante i numerosi sforzi di tutti. Auspicando una maggiore velocità sulle vaccinazioni, cogliamo l’opportunità per ricordare di rispettare le normative e, più in generale, una maggiore accortezza nel svolgere la nostra quotidianità». —
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