Ferrara, comunità riunita per l'addio a Monica Odil Braiati
Malata di Sla aveva scelto un percorso di sedazione profonda per contrastare il dolore. Commozione per l'ultimo saluto nella chiesa di Porotto
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POROTTO. Commozione per l'ultimo saluto a Monica Odil Braiati, 53enne ferrarese malata di Sla e deceduta domenica 14 marzo all'Ado di Ferrara. A causa delle restrizioni dettate dal coronavirus solo le persone più strette hanno partecipato alla cerimonia funebre ma non per questo, la carica d'affetto nei confronti della donna, che lascia il marito e un figlio, è arrivata in maniera più debole.
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Si era ammalata nel 2018, pochi mesi dopo essere riuscita col marito ad adottare il figlio. Per anni ha lottato con tutte le sue forze contro la Sla che però, un poco alla volta, l'ha minata nel fisico ma non nella mente e nello spirito. Fino all'ultimo infatti Monica è rimasta cosciente e capace di intendere, ha sempre affrontato la malattia in maniera forte e propositiva, anche nei momenti peggiori. Alla fine col marito ha scelto di affidarsi ad un percorso di sedazione profonda perché il male era diventato insostenibile.
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Dopo il diploma in organistica al conservatorio di Ferrara ha cambiato strada e ha lavorato come infermiera. Nonostante questo la passione per la musica era rimasta in lei e negli ultimi anni ha frequentato anche un corso di canto alla Scuola di musica moderna di Ferrara. Parallelamente ha portato avanti la sua passione per il Palio e per 15 anni è rimasta nella contrada di San Paolo. E' diventata poi anche giudece sbandieratori. Col marito amava pattinare.