Il petrolchimico acquista il congelatore per le fiale e si candida come “polo”
Anche il petrolchimico si candida a diventare un polo vaccinale per i propri dipendenti, facendo leva su due punti di forza: l’esperienza che sta acquisendo come punto effettuazione tamponi e l’acquisizione di un prezioso frigo indispensabile per la conservazione dei vaccini Pfizer, che peraltro l’Asl avrebbe già richiesto.
Il motore dell’iniziativa Covid del “condominio” di piazzale Donegani è l’Ifm, la società di servizi che nell’ultimo anno ha incrementato la sua capacità operativa in campo sanitario. Prima i tamponi a spot sul proprio personale, poi, da qualche tempo, l’estensione a tutto il personale che entra ed esce dal petrolchimico. Anche ieri gli operatori Ifm hanno effettuato decine di test che servono a prevenire possibili focolai in caso d’ingresso di persone contagiate, sia che si tratti di dipendenti diretti delle società chimiche che di lavoratori degli appalti o trasportatori. I test vengono effettuati in un gazebo montato all’esterno del recinto di stabilimento, nelle vicinanze delle portineria principale. Si tratta di una struttura che potrebbe essere convertita alle vaccinazioni, nel caso appunto si arrivasse ad una convenzione tra petrolchimico e Asl. Il medico, in questo caso, lo metterebbe a disposizione Ifm mentre l’infermiere dovrebbe essere fornito dall’azienda sanitaria, con l’obiettivo di depennare i dipendenti del petrolchimico dalle liste dei vaccinandi da parte della sanità pubblica.
Ifm si è già dotata di un refrigeratore Phcbi Twinguard in grado di raggiungere e mantenere i -86°: si tratta della temperatura alla quale devono essere mantenute le fiale del vaccino Pfizer, quello finora più utilizzato nelle campagne vaccinali italiane. Non è detto che nel caso sia proprio questo il siero scelto per i lavoratori del petrolchimico, ma può essere la base per una collaborazione con le autorità sanitarie che hanno l’esigenza di assicurarsi ulteriore capacità di stoccaggio di questo tipo di vaccino. Ifm ha comunque già pronte le prime liste di vaccinandi: in cima alle priorità ci sono i Vigili del fuoco interni e le guardie giurate che si occupano della sicurezza, poi arriverebbero i dipendenti delle società del sito.
Una decisione sarà presa già nei prossimi giorni, è certo che il mondo industriale ferrarese sta facendo il possibile per rispondere positivamente all’input di Confindustria sulle vaccinazioni all’interno delle aziende. —
S.C.
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