“Libera” cerca gli antidoti contro il virus delle mafie
Domani la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime Anche Avviso Pubblico tra i promotori. Iniziative online. L’omaggio a Livatino
Marcello Pulidori
La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie arriva domani alla ventiseiesima edizione. Anche il Comune di Ferrara aderisce a questa giornata di straordinaria importanza. «Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro – dice il vicesindaco Nicola Lodi – di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire – dice ancora Lodi – al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti». Come l’anno scorso anche quest’anno la Giornata e i suoi significati non possono prescindere dalle difficoltà che stiamo vivendo a causa della pandemia; tuttavia anche quest’anno la voglia di esserci, la capacità di rendersi attivi e prossimi ai familiari delle vittime prevarranno, nonostante la circostanza contingente.
Le iniziative ferraresi sono promosse dai coordinamenti di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e Avviso Pubblico-Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, in collaborazione con il tribunale di Ferrara, con il Comune di Ferrara, il Comune di Voghiera, la sezione ferrarese del Sism (Segretariato Italiano Studenti Medicina) e la Regione. Tutte le iniziative si terranno online. Così Isabella Masina, coordinatrice di Avviso Pubblico: «In questa Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie vogliamo ricordare tutti gli amministratori locali e il personale della Pubblica Amministrazione colpiti dalla violenza mafiosa – dice ancora Masina – per aver difeso i principi e i valori della democrazia e della Costituzione. Il miglior modo per ricordare queste donne e questi uomini è dare continuità a quell’impegno che Avviso Pubblico ha iniziato 25 anni fa e che consiste nello stare a fianco e nel sostenere le amministratrici e gli amministratori locali che svolgono progetti e attività tesi a promuovere la cultura della trasparenza, della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile».
rosario livatino
Insomma, nomi e numeri contro le mafie. Come il nome di Rosario Livatino cui la giornata è idealmente dedicata, che nell’immaginario comune è conosciuto come il “giudice ragazzino”, assassinato in un agguato il 21 settembre 1990, a 37 anni, lungo la strada statale Agrigento-Caltanissetta, mentre si stava recando in tribunale a bordo della sua auto e senza scorta. Giovanni Paolo II definì il giovane giudice “martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede”.
Ora Francesco ha autorizzato la sua beatificazione. Un atto di grande importanza. –
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