Si è spento “L’inzgnér” Insegnante appassionato e uomo di grande cultura
BONDENO. Aveva nel lavoro il suo impegno sociale, ed uno sguardo rivolto verso il futuro, con orizzonti lontani. Sicuramente, il ricordo che l’ingegnere Luigi Balanzoni ha lasciato a Bondeno rimarrà vivo, in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Luigi Balanzoni se ne è andato in silenzio, nei giorni scorsi, all’età di 65 anni. Era stato uno dei primi volontari del Radio Club “Contea Nord”, baluardo bondenese della Protezione civile, assieme al fratello Leonardo. «Non era amante degli eventi pubblici – ricorda la nipote Claudia – ma se ti conosceva e, se avevi modo di fermarti con lui, era un fiume di parole». Luigi era ingegnere elettrotecnico, ma la sua vera passione era l’informatica che ha continuato a studiare fino all’ultimo. Programmare era la parola d’ordine: da vari software fino ai moderni componenti elettronici. In un post pubblicato su Facebook, “L’inzgnér”, come lo chiamavano tutti, aveva mostrato orgogliosamente un nuovo macchinario destinato a Baku, capitale dell’Azerbaigian. A dimostrazione di una visione lungimirante, senza confini.
un maestro
Ma è soprattutto entrato nei cuori della gente: ragazzi, insegnanti, adulti, nonni, per la sua passione nell’insegnamento, passando dal centro di formazione professionale di San Pietro in Casale, da Ferrara, ed anche dal centro Auxing di Bondeno. Per il quale, fino a qualche anno fa, ha dato ripetizioni per materie tecniche e matematiche. «Sapeva confrontarsi con studenti di ogni età – continua Claudia – spiegando in modo semplice, senza mai mettersi su uno scalino più alto, ma rimanendo lì, spiegando e rispiegando finché non era chiaro a tutti». La famiglia sta raccogliendo i ricordi di Luigi Balanzoni, nel ruolo di docente. Un’altra sua passione è stata la bicicletta: se quando parlava di materie tecniche era una fiume di parole, quando era in sella alla sua bicicletta era instancabile. Percorrendo chilometri su chilometri. Assieme ai tanti amici che in queste ore, sui social, esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di una persona buona ed appassionata della vita. —
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