Addetto comunale morto di Covid Comunità in lutto
POLESELLA. C’erano due Comuni, con i rispettivi sindaci: Simone Ghirotto per Pontecchio Polesine, il paese dove il 53enne Loris Segato 53 viveva, e Leonardo Raito, per Polesella, dove Loris lavorava da anni, all’Ufficio tributi.
Tanti colleghi, anche della ormai disciolta Unione dei Comuni dell’Eridano. Infine, tantissime persone che conoscevano e stimavano il 53enne, oltre ai famigliari.
È stato un addio carico di dolore e di incredulità, per un uomo forte, sportivo, innamorato della vita e della sua famiglia, portato via dal coronavirus nonostante tutto il prodigarsi del personale medico.
Loris aveva contratto il virus circa un mese fa, poi il ricovero all’ospedale di Trecenta, dove le cure somministrate dai medici si sono rivelate inutili, nonostante tutto il prodigarsi, costante, dei medici e del personale tutto. «Essermi svegliato con la desolante notizia della morte di Loris Segato mi ha lasciato per tutta la giornata svanito, incredulo e senza reazione – ha detto il sindaco Raito –. È sempre difficile, ogni settimana, potervi comunicare il numero delle persone positive e in sorveglianza attiva, ma mai avrei immaginato di potervi comunicare il decesso di una persona giovane, piena di vita e straordinaria per impegno e disponibilità nel lavoro».
incredulità
Parole di stima e di dolore erano arrivate dall’assessore comunale di Polesella, Sonia Colombani, con la quale Loris quotidianamente dialogava per lavoro. «Siamo tutti rimasti addolorati e colpiti – aveva detto – Loris era una bravissima persona, viveva per la sua famiglia, per accompagnare la figlia alle gare di equitazione. Una notizia devastante. Ricordo il modo con cui Loris prendeva il proprio lavoro, con cura e disponibilità. Era sempre pronto a cercare la soluzione per le richieste dell’utenza». La migliore dimostrazione di affetto e vicinanza, però, è arrivata dalle tante persone che, pur nel pieno rispetto delle misure tipiche della “zona rossa”, hanno voluto esserci per un affettuoso ultimo saluto. —
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