Il padre della bimba uscita dalla terapia intensiva: «Ora mia figlia respira di nuovo da sola»
Alto Ferrarese, la ragazzina di 11 anni malata di Covid-19 sta meglio. Il genitore: gioia immensa, grazie ai medici
BOLOGNA. «Quando l’altro giorno ho rivisto mia figlia è stato come vedere il mondo per la prima volta: una gioia immensa». A parlare è il padre della ragazzina 11enne residente nell’Alto Ferrarese ricoverata da quasi un mese per coronavirus al Sant’Orsola di Bologna. Sono state settimane pesanti per i genitori e per i familiari tutti che aspettavano con trepidazione notizie e aggiornamenti da parte dei medici. «Il 23 febbraio avevamo portato la bambina al Sant’Anna di Cona ma stava troppo male e così – racconta il padre – quella stessa notte l’hanno trasferita a Bologna. Avevo paura che non l’avrei più rivista». E invece l’ha rivista ed è stato un grande regalo, reso ancor più speciale dal fatto che l’uscita della figlia dal reparto di terapia intensiva è praticamente coincisa con la festa del papà. «Quando mi hanno chiamato e mi hanno detto che stava meglio e che potevo vederla non sapevo cosa dire, ero troppo contento. Vederla in camera, stanca ma libera dalle macchine mi ha dato una gioia enorme: adesso respira con i suoi polmoni!».
NOTIZIE CHE FANNO BENE
L’11enne resterà ancora qualche giorno al Sant’Orsola perché, come spiega il padre, la terapia non è ancora finita. La ragazzina seppur uscita dall’incubo in cui era precipitata ci metterà un po’ a riprendere le forze, ma ci riuscirà. «Ora fa molta fatica a parlare però se accosto l’orecchio alle sue labbra la sento. I medici dicono che ci vorrà qualche giorno e poi riprenderà anche a parlare regolarmente». E sono proprio i medici che il padre della piccola malata di Covid, ormai guarita, vuole ringraziare. «Sono stati fantastici, pieni di cure e attenzioni nei suoi confronti ma anche nei nostri. Costantemente ci davano aggiornamenti, sapevamo sempre come andavano le cose. Stanno facendo tutto il possibile per mia figlia e per questo – afferma – non li ringrazierò mai abbastanza». A diffondere la notizia al grande pubblico ci ha pensato la stessa struttura sanitaria bolognese che ieri mattina, con un moto di soddisfazione, gioia e orgoglio, ha scritto sui social: «Le notizie che fanno bene. Le notizie che ci aiutano ad andare avanti». E ancora: «Noi ci abbiamo sperato, ci abbiamo provato, ci abbiamo creduto. Abbiamo vegliato su di lei, l’abbiamo accarezzata, le abbiamo fatto ascoltare la sua musica preferita, le abbiamo parlato. Il nostro lavoro è non lasciare mai soli i pazienti». In breve tempo anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha condiviso il post del Policlinico e la notizia ha fatto il giro del web.
RITORNO A CASA
La ragazzina, che risiede con la famiglia di origini straniere nell’Alto Ferrarese, è stata spostata in terapia sub intensiva. Non è più intubata e riesce anche a mangiare e bere qualcosa, ha ripreso a giocare. I medici lo definiscono un ottimo passo avanti, considerando che fino a qualche giorno fa temevano per la vita della giovanissima paziente. Quando ha ripreso a respirare senza aiuti tutto il reparto si è commosso. «In questo periodo che è rimasta con noi siamo stati come la sua famiglia», ha detto al Tgr Daniela Di Luca, primario di Rianimazione. «Adesso sappiamo che è fuori pericolo e questo è l’importante. Aspetteremo il tempo necessario e poi la riporteremo a casa. Mamma e sorelle – conclude il padre emozionato – non vedono l’ora di riabbracciarla». –