Lutto per la scomparsa di Milani, ambientalista residente nel Reggiano
JOLANDA DI SAVOIA. Il volontariato ambientalista ha perso un uomo che quasi fino agli ultimi mesi, nonostante la malattia, s’è impegnato per la tutela della natura nella montagna reggiana che, insieme alla pesca sportiva, era la sua grande passione. Raffaele Milani, morto lo scorso 10 marzo nella sua abitazione di Rolo (in provincia di Reggio Emilia), era stato vicepresidente provinciale delle Guardie giurate ecologiche volontarie, del cui direttivo aveva fatto parte per dieci anni.
Aveva 63 anni, essendo nato il 30 luglio 1957 a Jolanda. Aveva lavorato come artigiano edile ed era in pensione dal 2015. Era iscritto alla società Canalina di Correggio, con la quale aveva partecipato a molte gare, aggiudicandosi il campionato provinciale di pesca sportiva. Nato e vissuto in pianura, amava a tal punto l’Appennino da avere acquistato una casa a Cervarezza, dove si recava spesso, non solo d’estate, sia con la divisa delle Gev sia con il cestino dell’instancabile cercatore di funghi. Una malattia inguaribile l’aveva colpito un anno fa, ma fino allo scorso autunno aveva continuato a frequentare i boschi, oltre a collaborare con la Protezione civile nel soccorrere le persone afflitte dalla pandemia. Milani lascia la moglie Claudia Gialdi, i figli Emiliano e Lorenzo e i nipoti Matilde, Ludovica, Timeo e Lia. La consorte lo ricorda così: «Diversi mesi fa ero intenta a fantasticare con Raffaele su come avremmo speso il nostro tempo, visto l’avvicinarsi della mia pensione... E invece, la vita ti travolge. Ci siamo conosciuti che eravamo ragazzini e non ci siamo mai lasciati. Quarantuno anni di vita vissuta insieme» . —
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