La produzione cala al -4,8% Effetto covid sull’economia
I dati della Camera di Commercio con previsioni di miglioramento nel 2021 Nell’anno trascorso in rosso le esportazioni, ma buone vendite negli ipermercati
Indice di produzione industriale fermo al -4,8% (-10% nell’artigianato), in rosso le esportazioni (-16,3%) e il commercio al dettaglio (-5,3%), ma un +1% si registra per quanto riguarda il volume d’affari delle costruzioni. Secondo i dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio, al quarto trimestre 2020, la presa del covid sull’economia ferrarese è ancora forte. Ci sono però gli scenari di previsione, più promettenti: secondo Prometeia infatti la caduta del valore aggiunto per Ferrara si attesterà al -8,8% nel 2020 per poi registrare un +5,1% nel 2021; l’industria manifatturiera nel 2020 registra la contrazione più pesante (-10,6%) ma nel 2021 si prevede una crescita del 9,4%; il terziario quest’anno dovrebbe registrare un +4,1% e le costruzioni un +12,2%; è l’occupazione a segnare ancora un meno nel 2021, dello 0,5%. Il quarto trimestre del 2020 intanto vede ancora una contrazione dei principali indicatori, specie fra le imprese dell'artigianato manifatturiero con produzione e fatturato che registrano contrazioni fra il 9 e il 10%. Inoltre le imprese artigiane continuano a ridursi, anche se con una velocità in rallentamento rispetto allo scorso anno. Si è registrata appunto una perdita anche per gli esercizi al dettaglio in sede fissa, con le vendite dello specializzato alimentare che si sono ridotte del 3,4% e il dettaglio specializzato non alimentare che ha subito una perdita del 12,4% (-7,6% in Emilia Romagna). Iper, super e grandi magazzini invece hanno conosciuto un forte aumento delle vendite (+9,6%). Già nel quarto trimestre del 2020 però si registra una tendenza positiva, quella del comparto costruzioni, che avrà un ruolo trainante, nelle previsioni di Guido Caselli (direttore Centro studi Unioncamere Emilia Romagna), fino al 2022 «quando Ferrara avrà recuperato quanto perso nella pandemia». Gli effetti della pandemia nel 2020 li ha sentiti forte il turismo: - 46% di turisti, più contenuta la flessione dei pernottamento in provincia (-37%) grazie al trend meno negativo del turismo italiano sui Lidi di Comacchio (un calo minore del 10%). Una stagione negativa del turismo l'ha conosciuta soprattutto il capoluogo, dove il calo dei turisti è stato quasi del 60%. Per quanto riguarda il credito «i rapporti fra imprese e banche è buono - dice Caselli - più dell’80% delle imprese non ha infatti avuto problemi ad adempiere ai propri impegni». A dicembre 2020 inoltre il valore complessivo dei prestiti concessi a confronto con il dato dello stesso periodo dell’anno precedente accelera la crescita (+3,5%): e il settore delle imprese rileva l'incremento più elevato (+7,5%). Dai dati Istat sull’occupazione e la cassa integrazione emerge poi che il 2020 registra per Ferrara un calo di 802 unità (dato migliore rispetto a quello regionale e nazionale). Il calo dell’occupazione per Ferrara è dovuto perlopiù alla componente maschile, quella femminile è infatti aumentata (0,7%): un dato in controtendenza rispetto alla regione (dove il 69% di chi ha perso il lavoro è una donna).
«Questi dati serviranno per l’individuazione di strategie di sviluppo, per tarare i bandi, per capire quale direzione prendere per offrire supporto alle imprese - sottolinea il commissario straordinario della Camera di Commercio, Paolo Govoni - e ci dicono che il territorio ha bisogno di un progetto di rilancio che faccia leva sui nostri punti di forza. Ma c’è bisogno di risposte rapide». —
Giovanna Corrieri
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