Vaccinatori specializzandi Avviso Asl con l’ok regionale
Bonaccini e Donini:aumentare in ogni modo le somministrazioni giornaliere Gli oneri dell’arruolamento a carico dell’Emilia Romagna o dello Stato
Come annunciato nei giorni scorsi, anche i medici specializzandi, a partire da quelli del primo anno di corso, potranno essere coinvolti in prima persona nella campagna di vaccinazione dei cittadini. A metterlo nero su bianco, un decreto del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, firmato mercoledì scorso. Avvisi per la ricerca di personale sono già stati pubblicati dalle aziende sanitarie, compresa quella di Ferrara. Ai giovani medici saranno attivati contratti di lavoro autonomo o di collaborazione continuativa dalla durata massima di un mese, eventualmente prorogabili in base alle necessità della campagna. L’impegno non dovrà superare le 12 ore a settimana, così da non compromettere il regolare svolgimento delle attività formative teoriche e pratiche degli specializzandi: una richiesta arrivata direttamente dell’Osservatorio regionale formazione medica specialistica e recepita appunto nell’ordinanza.
Forniture incerte
Gli specializzandi saranno operativi in ogni fase dell’iter vaccinale: dalla raccolta e valutazione dell’anamnesi clinica al supporto per il consenso informato, dalla supervisione medica alla preparazione e somministrazione del vaccino, fino alla supervisione dei soggetti vaccinati e la registrazione della somministrazione nel sistema informativo nazionale.
Tutti gli oneri dell’arruolamento degli specializzandi saranno a carico del Fondo sanitario regionale, a meno che non intervengano specifici finanziamenti nazionali. «Aumentare in ogni modo il numero di somministrazioni giornaliere di vaccini è la migliore strategia per sconfiggere il virus – dichiarano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini–. Confidiamo che le aziende produttrici onorino gli impegni che si sono assunte, noi intanto destiniamo risorse e predisponiamo al meglio la macchina regionale per accelerare ancora la campagna. Tutto il sistema sanitario è impegnato in questa battaglia, e siamo contenti di avere al nostro fianco anche giovani medici, che saranno gli specialisti di domani; crediamo che sarà anche una importante occasione di crescita professionale per loro, quella di lavorare in maniera decisamente operativa, fianco a fianco con i colleghi più esperti, nelle equipe vaccinali». Grazie anche all’impegno della Regione, che a novembre scorso ha investito ulteriori fondi vicini ai 2 milioni di euro, in Emilia-Romagna sono arrivati a quota 1.464 i contratti di formazione specialistica sul territorio, con un aumento che supera il 57% rispetto ai 931 dello scorso anno. Un numero tale da coprire potenzialmente tutti i posti necessari previsti dalle procedure selettive promosse nei mesi scorsi dal Commissario nazionale per l’emergenza Covid-19, che a pieno regime avrebbero dovuto garantire al Servizio sanitario regionale oltre 1. 100 operatori. —
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