Inquinanti a Bondeno, sbancamenti in zona protetta ad Argenta: sequestri, denunce e multe
I carabinieri forestali scoprono olii esausti e terreni inquinati, ma anche lo spianamento di una duna e l'abbattimento della vegetazione
FERRARA. Nell’ultima settimana sono state 4 le persone denunciate dai carabinieri forestali per illeciti in materia ambientale, in seguito agli interventi effettuati dal personale delle stazioni di Bondeno e Argenta.
A Bondeno i militari hanno scoperto, all’interno di un terreno agricolo, il deposito incontrollato di circa 200 litri di olio minerale esausto e 3 metri cubi di terre e rocce, contenuti all’interno di svariati fusti metallici e cisterne di plastica. Il terreno, in particolare, proveniva dallo scavo effettuato dagli utilizzatori dell’area, dipendenti di una ditta commerciale operante nel settore dell’autotrasporto, in seguito alla dispersione dell’olio illecitamente stoccato in loco. I militari intervenuti hanno provveduto a sequestrare tutto il materiale e la zona interessata dallo scavo, mentre il titolare dell’azienda è stato denunciato a piede libero per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.
Ad Argenta, invece, i carabinieri della specialità forestale sono intervenuti a seguito di lavori di movimento terra, che hanno comportato lo sbancamento di un dosso dunale e il taglio della relativa vegetazione, beni sottoposti a vincolo paesaggistico e, per di più, ubicati all’interno della zona di protezione speciale denominata “Po di Primaro e Bacini di Traghetto”. Nella fattispecie, gli accertamenti svolti dal personale in uniforme hanno acclarato che le opere eseguite mancavano sia dell’autorizzazione prevista dal decreto legislativo meglio conosciuto come “Codice dei Beni culturali e del paesaggio”, sia della valutazione d'incidenza ambientale prescritta dalla normativa regionale in materia di aree protette. Pertanto, committenti ed esecutori sono stati deferiti a piede libero all’autorità giudiziaria e sanzionati per la cifra di 4.000 euro.