Municipio occupato e manifestazioni anti insediamento
Alla metà degli anni Novanta lo scontro per non dare il via all’attività in zona Sipro
la storia
Non è stato, almeno all’inizio, un rapporto idilliaco quello tra la Niagara e il territorio poggese.
A inizio degli anni Novanta del secolo scorso la notizia della richiesta d’insediamento dell’azienda suscitò un vero e proprio movimento di protesta, con manifestazioni seguite da cause e controcause che si protrassero per anni. Poi le cose si appianarono e Niagara poco alla volta è entrata a pieno titolo nel tessuto socioeconomico del Poggese, tra sponsorizzazioni sportive ed eventi, dando un contributo concreto al territorio.
MUNICIPIO OCCUPATO
Tutto inizio nel 1994 con la richiesta della azienda Niagara di realizzare una struttura per lo smaltimento di rifiuti speciali a Poggio Renatico. Scoppiò il “caso Niagara”, sorsero nel comune comitati spontanei di cittadini e le cronache registrarono uno dei movimenti di protesta più deciso degli ultimi decenni del XX secolo. Le loro azioni sono ancora ben vive: l'occupazione del Comune di Poggio Renatico per tutta l'estate del 1995, l'invasione con tanto di trattori della città di Ferrara, il corteo in viale Cavour e la manifestazione davanti al Castello. Insomma, la loro fu una mobilitazione popolare.
L’azienda poi si insediò, ma nel frattempo si andò anche per vie legali, con 36 persone indagate, dagli amministratori che seguirono la vicenda, ai politici locali che gestirono la protesta a livello istituzionale, fino ai protagonisti dei comitati anti-Niagara.
L’archiviazione
Nell’estate del 1997 arrivò l'archiviazione per il procedimento penale. A decretarlo il giudice per le indagini preliminari Piero Messini D'Agostini, non ravvisando negli elementi dell'inchiesta estremi di reati perseguibili nei confronti delle 36 persone indagate. Da allora la “pace”. —
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