Bonaccini: infermieri e medici no vax cambino mansione
Il presidente dell'Emilia Romagna ha ribadito la sua posizione. Entro aprile 80enni immunizzati
BOLOGNA. «Infermieri e medici devono essere vaccinati. È scandaloso che chi deve tutelare la propria vita e quella degli altri rimanga al suo posto se non si vuole vaccinare, sarebbe clamoroso che restasse al suo posto». Così il governatore dell’Emilia Romagna e presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ieri a “Mezz’ora in più” su Rai3, ha osservato che bisogna «inserire una norma per cui chi si rifiuta di vaccinarsi va a svolgere un’altra mansione». Bonaccini, che è anche entrato il polemica con il collega campano De Luca sull’acquisto deciso da quest’ultimo di vaccini Sputnik, è tornato su di un argomento sul quale ha molto insistito in questi ultimi giorni, e questo fa pensare alla volontà di prendere decisioni in merito non appena possibile. La Regione in realtà non ha ancora emanato direttive e tutto fa pensare che si attendano le indicazioni nazionali alle quali sta lavorando direttamente il ministro Cartabia.
Non ci sono numeri precisi sulla consistenza della “pattuglia” ferrarese di sanitari no vax, anche perché non è semplice dividere chi non può sottoporsi a vaccino, di una certa marca o in assoluto, per ragioni di salute, da chi invece non vuole farlo. Nei giorni scorsi è emerso il caso sollevato da un gruppo di aspiranti Oss, che per ottenere l’abilitazione devono effettuare un tirocinio in strutture socio-sanitarie al termine del corso di formazione, e non trovano posto perché cliniche e case di riposo chiedono... che siano vaccinati; condizione impossibile da assolvere per chi è giovane e non è ancora nelle liste degli operatori socio sanitari.
Sempre in tema di vaccini, Bonaccini ha affermato che «a breve apriremo le agende per le fasce 70-74 anni. È evidente che si deve vaccinare prima chi ha più fragilità e rischia più la vita», annunciando che «entro aprile tutti gli 80enne saranno immunizzati, e poi riprenderemo con i professori universitari». –
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