Miracolo eucaristico Inizia il giubileo con l’anniversario
Solenne cerimonia con il vescovo ieri a Santa Maria in Vado Indulgenza plenaria per i tanti fedeli che hanno partecipato
La basilica di Santa Maria in Vado in festa ha celebrato ieri pomeriggio in forma solenne gli 850 anni del miracolo eucaristico che vide nel 1171, spruzzare il sangue di Cristo, dall’ostia consacrata alla volta della cappella che ne riporta ancora oggi deboli segni .
Ad attendere l’arcivescovo una chiesa le autorità e molti fedeli che hanno voluto partecipare alla storica cerimonia.
Ottimo il servizio d’ordine sia all’esterno affidato agli scouts che all’interno dove non era consentito a nessuno di spostarsi dalla propria postazione e di muoversi disordinatamente all’interno della basilica. E mentre il coro intonava canti liturgici aveva inizio la celebrazione.
L’arcivescovo Gian Carlo Perego fermatosi alla porta principale della chiesa e chiudendo la processione dei sacerdoti e dei diaconi della diocesi e di santa Maria reggendo in mano un ramo di ulivo, ha salutato i fedeli, ricordando l’ingresso di Gesù a Gerusalemme nella domenica delle Palme ed invitando i presenti a seguirlo con fede ed adorazione affinché tutti si possa far parte un giorno, della resurrezione e della vita eterna, ha poi concluso l’introduzione con le parole: «Accresci o Dio in noi la fede per poter realizzare frutti ed opere buone».
Sempre prima di arrivare all’altare per la celebrazione della messa, il diacono di Santa Maria in Vado, Marcello Panzanini ha letto la pagina del Vangelo di san Marco dove è riportato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme terminando con un ricordo dello storico avvenimento.
Solo a questo punto ha avuto inizio la Messa durante la quale è stato letto il lungo Vangelo della Passione. Papa Francesco ha concesso il dono straordinario dell’indulgenza plenaria in occasione dell’anno giubilare che si è aperto ieri in occasione del miracolo eucaristico.
Le celebrazioni proseguiranno il 1 giugno con la Notte dei Santuari, il 3 giugno con il Corpus Domini e nel mese di luglio. —
Margherita Goberti
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