La Bonifica ha chiesto 90 milioni per 8 progetti
Sono otto i maxi-progetti della Bonifica ferrarese candidati al Piano nazionale invasi, dei 58 in totale dell’Emilia Romagna per il periodo 2020-2029. «Si tratta d’interventi di tipo irriguo e di difesa idraulica, entrambi da inquadrare nelle emergenze innescate dai cambiamenti climatici: senza di loro non si fa nemmeno sviluppo, e i sindaci sono d’accordo» spiega il presidente del consorzio, Stefano Calderoni, nel giorno in cui il livello del Po, dal quale si attinge per l’irrigazione, è sceso secondo i calcoli della Coldiretti del 24% rispetto alla portata media stagionale. Gli investimenti previsti sono davvero ingenti, trattandosi di 92,2 milioni di euro, ma la speranza ferrarese è di attingere in maniera importante dai fondi per 4 miliardi di euro, in parte ministeriali e per il resto dal Recovery plan. L’intervento più consistente è il ripristino pieno del canale San Nicolò-Medelana (35 milioni), seguito dal sistema irriguo Valle Pega, e dai due lotti di Comacchio e Lagosanto; previsti lavori anche a Guarda Garbina, Giralda, Ciarle Nord e Mantello 1. —
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