Lagosanto, il volontariato in lutto per l’ex vicesindaco
Mario Ercolano è morto al Delta a 75 anni, per oltre trent’anni attivo in politica Era tuttora vicepresidente di Avis e socio Avis. Lascia moglie, due figli e nipotino
Profondo cordoglio a Lagosanto per la morte di Mario Ercolano, politico di lungo corso e tuttora colonna portante del volontariato laghese. L’ex finanziere e poi commerciante era stato ricoverato la notte del 6 marzo al Delta per l’aggravarsi delle condizioni a causa del Covid, contagio conseguenza di un cluster famigliare. Ieri mattina è morto nel reparto di Terapia intensiva e appena si è sparsa la voce sono stati tantissimi i messaggi arrivati alla moglie Nadia e ai figli Monica e Andrea. «Dalla mattina fino al pomeriggio - ci dicono proprio moglie e figlia - c’è stata una lunga fila di persone che ha fatto le condoglianze, sappiamo quanto era stimato e apprezzato».
D’altronde è quasi impossibile elencare le cose fatte nella propria vita da Ercolano. Originario della Campania, era venuto nella nostra provincia per il proprio lavoro di finanziere. Poi l’incontro con Nadia, il matrimonio, la decisione di lasciare la finanza per aprire un’edicola, prima a Lagosanto, poi per tanti anni a Lido Volano con una parentesi di due anni a Lido Nazioni. Grande passione del 75enne era la politica, praticamente sempre nelle fila del Psi (ieri anche il cordoglio del segretario provinciale Davide Stabellini). Dal 1980 fino a pochi anni fa è stato ininterrottamente attivo nel proprio Comune, prima come consigliere, poi come assessore in diverse giunte, ricoprendo anche l’incarico di vicesindaco quando dovette dimettersi la compianta sindaca Paola Ricci. Si era candidato ancora alle ultime elezioni nella lista Il Fiocinino. Tra le deleghe ricoperte abitualmente da assessore quella del volontariato, non a caso Ercolano è stato per anni donatore e socio dell’Avis laghese (ricoprendo l’incarico di tesoriere), tuttora era vicepresidente di Avast (associazione volontari assistenza sociale e trasporti), nonché consigliere del Consorzio di Bonifica fino a pochi mesi fa.
«Purtroppo eravamo rassegnate - dice ancora la figlia Monica -; quando abbiamo avuto i primi sintomi ci siamo rivolti anche a un gruppo Facebook formato da medici, sono stati fondamentali nel consigliarci le cure per me e mia mamma, purtroppo per mio papà era tardi».
Venerdì alle 15 all’aperto, davanti alla chiesa di Lagosanto, l’ultimo saluto. Chi volesse ricordarlo può effettuare donazioni ad Avast. —
D.B.
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