Chiuso il cinema Mignon: la polizia interrompe la visione del film a luci rosse
L'operazione è scatatta dopo una telefonata anonima: "Condotte contrarie alla pubblica decenza". Niente di tutto questo ma mancano i permessi per tenere aperto
Il cinema Mignon di Ferrara è stato chiuso e il proprietario denunciato.
La Polizia ha ricevuto una segnalazione anonima in cui veniva indicato che all’interno del cinema Mignon si stavano verificando condotte contrarie alla pubblica decenza. Gli agenti sono quini entrati nel cinema ma hanno solo trovato 14 clienti, alcuni dei quali anche privi del titolo d’ingresso, seduti nella sala a guardare un film a luci rosse. A quel punto sono scattati ulteriori controlli ed è emerso che non c'era autorizzazione per il pubblico spettacolo.
Nel 2008 l’attività è stata svolta con una licenza rilasciata dal Comune di Ferrara intestata ad una donna che risultava essere l’amministratore unico della società che gestiva il cinema. Alla sua morte il figlio ha chiesto il sub ingresso a proprio nome ma è stato rifiutato perché era scaduto il certificato prevenzione incendi. Il ragazzo avrebbe dovuto chiedere un nuovo rilascio presentando tutta la documentazione tecnica prevista dalla normativa vigente ed effettivamente l’attuale gestore del Mignon effettivamente aveva avanzato una nuova istanza per le proiezioni cinematografiche, senza però allegare il certificato.
A seguito di tale carenza documentale il Servizio commercio ha notificato il preavviso di diniego dell’autorizzazione richiesta precisando che considerata la carenza della documentazione, l’istanza era da considerarsi irricevibile, comunicando il divieto di esercizio dell’attività. Essendo quindi completamente abusiva l’attività in atto al termine dell’accertamento è stata interrotta la proiezione del film e gli spettatori sono stati invitati ad uscire dall’immobile. Il gestore è stato denunciato per il reato apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento.