Codigoro non dimentica l’agente di polizia Sandro Bellotti
Aveva 26 anni ed era in servizio nella Polstrada: stava lavorando sull'A13 ai rilievi di una incidente quand’è stato investito e ucciso
Codigoro Nel corso di una cerimonia di commemorazione, sobria, silenziosa ma densa di significato, è stato ricordato l’agente scelto della Polizia di Stato, Sandro Bellotti, deceduto in attività di servizio nel 1998, mentre stava effettuando i prescritti rilievi conseguenti ad una collisione tra veicoli. Aveva 26 anni. Il momento di ricordo è stato effettuato ieri al cippo eretto dal Comune nel 2008 intitolato, come anche il retrostante parco pubblico, al compianto Bellotti. Come per le commemorazioni precedenti, erano presenti i familiari, la mamma, Lara Zappaterra con le sorelle Renza e Silvia. Mentre, per le autorità civili e militari intervenute, erano presenti il sindaco di Codigoro, Alice Zanardi, per la Questura, il questore vicario Stefano Fonsi, per la Polizia, il dirigente superiore regionale, Piero Brasola, il vicequestore, Marco Coralli, il comandante della sottosezione della Polizia Stradale di Argenta, sottocommissario Paolo Piccinin ed il comandante della Polizia stradale del distaccamento di Codigoro, Francesco Zanfardino. Oltre alle rappresentanze delle autorità militari locali di carabinieri con il Maresciallo Diego Ciardo, Guardia di Finanza con il luogotenente, Aniello D’Angelo, vigili del fuoco con Marco Nardini, della polizia municipale con il commissario, Tiziana Mantovani e dell’associazione della Polizia di Stato. Oltre a Stefano Rossetto e Luca Caprini in rappresentanza del sindacato autonomo di Polizia (Sap). Così, ieri davanti al cippo dedicato al poliziotto e concittadino, è stata deposta una corona di alloro cui è seguita la benedizione da parte di don Luciano Camola. l
Piergiorgio Felletti
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