Geotermia, super-bollette Ora si muove anche Arera
L’Autorità di vigilanza promuove una indagine conoscitiva
Ferrara I costi del servizio di teleriscaldamento potrebbero rientrare in futuro tra quelli “vigilati” come avviene per altri settori dell’energia. L’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) sta infatti svolgendo «un’indagine conoscitiva sulle modalità di formazione del prezzo del calore nel settore del teleriscaldamento, alla luce degli aumenti di prezzo del servizio che si sono verificati negli ultimi mesi. A valle della conclusione dell’indagine, l’autorità valuterà l’opportunità di una segnalazione al governo e al parlamento per promuovere l’introduzione di regolazione cost reflective (aderente ai costi, ndr) del servizio di teleriscaldamento». L’autore della dichiarazione è Acquirente Unico, la società pubblica costituita per fornire servizi all’utenza (privati cittadini e aziende) che non hanno ancora scelto il mercato libero dell’energia.
Acquirente Unico è stata contattata nei giorni scorsi dalla Nuova Ferrara e ha annunciato di aver già attivato sulla questione – i costi esorbitanti del teleriscaldamento a Ferrara – anche lo Sportello per il Consumatore di Energia e Ambiente, un servizio che interviene sulle controversie che coinvolgono l’utenza di «energia elettrica, gas, servizi idrici, ambientali e telecalore».
I poteri relativi all’indagine conoscitiva sono stati assunti da Arera con una delibera che risale al marzo scorso. Tra gli obiettivi dell’azione intrapresa ci sono la valutazione della congruità dei parametri adottati dal fornitore per la fissazione del prezzo del servizio e «la valutazione degli effetti dell’incremento delle quotazioni del prezzo del gas naturale sui prezzi e sui costi del servizio di teleriscaldamento». Lo sguardo di Arera sulla lievitazione delle tariffe del teleriscaldamento arriva nel momento in cui amministratori di condomini locali e residenti negli edifici raggiunti dal servizio chiedono trasparenza sulle super-bollette, con importi anche triplicati rispetto a un anno fa. Hera, il 19 luglio scorso, durante un incontro con una quindicina di gestori immobiliari promosso dall’associazione Anaci, al quale hanno partecipato un dirigente locale del servizio di teleriscaldamento e un dirigente di Hera Comm, «ha continuato a non spiegare perché le bollette sono lievitate in questo modo, quando di fatto – per stessa ammissione di Hera – calore geotermico e recupero di energia dal termovalorizzatore coprono l’83% delle esigenze energetiche per la gestione della rete e solo il calore residuo viene fornito dal gas. Conosco dei condomìni che utilizzano solo il metano per scaldarsi e che hanno dovuto fronteggiare rincari decisamente inferiori», commenta l’amministratrice Marina Bonazzi.
Ad una sua collega, Anna Verdi, Hera – senza fornire precisazioni sulle motivazioni all’origine dell’aumento delle tariffe – ha spiegato che il teleriscaldamento consente all’utente di risparmiare sull’acquisto della caldaia e sui costi di manutenzione. Un argomento che non spiega perché, solo per fare un esempio, un condominio di Ferrara servito dalla geotermia l’anno scorso pagava 43mila euro e quest’anno 105mila. l
Gi.Ca.
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