Inside, 70 specialisti al servizio del lavoro :«Comunicare conta»
Una crescita costante investendo sul digitale. «Precisa vision e ricerca di giovani con abilità»
Inside comunicazione si colloca tra le prime agenzie in Italia nella comunicazione integrata B2B (business to business). Nata a Padova («Il Veneto che lavora» scherza il Ceo, Luca Targa), nel 1999 ecco l’acquisizione da parte dello stesso Targa, che l’ha portata nella nostra Ferrara e a Milano. Alla base il concetto che le relazioni commerciali tra aziende sono fondamentali: se nel B2C (business to consumer) gli acquisti avvengono prevalentemente d’impulso, nel B2B prevale la razionalità e vengono seguite procedure che coinvolgono spesso più reparti interni. La platea è composta da manager, imprenditori, liberi professionisti; richiede pertanto una comunicazione esaustiva, diretta, precisa e - al tempo stesso – in grado di catturare l’attenzione dei destinatari senza annoiare. «Sono molto felice del fatto che, grazie a una struttura estremamente articolata, anche a livello dirigenziale, ci siano figure professionali altamente formate che scelgono Inside arrivando dal mondo aziendale. Un risultato basato su una precisa vision che passa da investimenti nelle strutture aziendali, valorizzazione dei giovani, massima attenzione alla parità di genere e, più in generale, da nostre politiche di employer branding che stanno dando ottimi frutti essendo Inside una realtà fortemente ricercata da tanti talenti. Siamo inoltre orgogliosi di contare su giovani con precise abilità, connesse agli ambiti della creatività e del digital così come su persone formate con, alle spalle, ruoli apicali nel management di grandi aziende».
La crescita Negli ultimi anni il salto di qualità è evidente, secondo Targa si fonda su princìpi molto saldi: «Investimenti, formazione del personale e la scelta di puntare su servizi digitali avanzati, come inbound marketing, AI, machine learning, realtà aumentata, siti ed ecommerce evoluti, adv attraverso i canali online, social e influencer marketing. Sistemi attraverso cui è possibile misurare le performance e prevedere i risultati raggiungibili. L’apporto di Inside si distingue proprio per la capacità di garantire il ritorno dell’investimento.
Non è un caso che Inside, associata Una, sia stata premiata cinque volte nel corso degli ultimi anni come “Azienda di valore” in virtù di un determinato sistema organizzativo. «Crediamo nell’employer branding (una sorta di marchio di fabbrica; ndr), per questo facciamo in modo che dipendenti e collaboratori possano trovare in Inside un ambiente ideale dove svolgere al meglio le proprie funzioni. Di fatto siamo un’impresa di comunicazione – chiarisce il Ceo –, con le dinamiche di un’azienda strutturata. L’esperienza, sia da imprenditore che da manager nel mondo della Gdo, costituisce la base per trasmettere il mio know how all’interno di Inside. Recentemente abbiamo deciso di rinnovare l’intero parco macchine aziendale, facendo scegliere ai dipendenti il modello che preferivano. Un investimento rilevante, funzionale agli interessi dell’agenzia, ma anche rivolto al benessere del personale. Non solo; conosciamo l’importanza dello smart working, specie in determinate circostanze, ma sappiamo anche che per molti aspetti della nostra professione occorre confrontarsi in presenza. Questo il motivo dei nuovi spazi aziendali accoglienti e funzionali, e, anche in questo caso, abbiamo fatto scegliere ai dipendenti gli arredi degli uffici. In controtendenza ad altre aziende che hanno ristretto le sedi, noi l’abbiamo allargata perché ci devono essere gli spazi giusti, con distanziamento e sicurezza, per poter lavorare al meglio, garantendo comunque la possibilità di lavorare da casa, esempio per chi ha figli».
La filosofia Ovviamente alla base del lavoro di un’agenzia di comunicazione c’è la richiesta, ossia aziende che investono per farsi conoscere. «Il problema ancora oggi è che a molte aziende, purtroppo, manca la filosofia della comunicazione, pensano sia solo un costo. L’abita non fa il monaco, ma aiuta a comunicare come è...».
Inevitabilmente si deve parlare di due anni e mezzo di pandemia, che hanno lasciato un segno nell’economia italiana: «Ci sono stati settori già in crisi che, purtroppo, hanno registrato molte chiusure. Ma la crisi ritengo abbia due facce, una minacciosa, ma anche l’opportunità, bisogna solo guardare dalla parte giusta e trovare una soluzione. Noi abbiamo fatto questo, lavorando molto sul settore digital, d’altronde avevamo già messo in molto il volano prima della pandemia, a esempio proprio con lo smart working per i nostri dipendenti, così non ci siamo fermati. Il fatturato è cresciuto del 30% all’anno negli ultimi tre anni, avendo continuato a effettuare riunioni e a mantenere contatti con i nostri clienti usando le risorse online». l