Scortichino, Buba volontario per l’ambiente: «Alleno chi entra in Plastic Free»
Il popolare allenatore ogni giorno va a caccia di rifiuti in paese
Scortichino Andrea Gavioli, per tutti “Buba”, te lo immagini su di un campo di calcio a dispensare consigli ai propri giocatori durante gli allenamenti, oppure in piedi o seduto in panchina a suggerire loro la corretta posizione da tenere durante una partita. D’altronde la sua carriera, prima da attaccante di razza e poi lunghissima da allenatore (anche nelle giovanili), glielo permetterebbe. Ma da qualche tempo c’è anche un’altra immagine che lo caratterizza ed è quella che vede “Buba” camminare in perfetta solitudine lungo le strade, nei fossi e nei tratti incolti delle campagne nei dintorni della sua Scortichino. Sembra uno di quei cercatori di preziosi, che a volte si possono incrociare intenti a fissare il terreno con il metal detector in mezzo ai campi o nelle spiagge ormai deserte durante il tramonto. Con la differenza che “Buba” in fondo alla sua asta ergonomica non ha un rilevatore di metalli, bensì una pinza per raccogliere rifiuti che accumula dentro a sacchi del pattume. E il raccolto purtroppo è abbondante: basta dare un’occhiata a quanti ne riempie ogni volta che parte per le iniziative denominate “Plastic Free”. E “Buba” è uno dei volontari dell’associazione no profit Plastic Free, impegnata in ogni regione italiana a combattere l’inquinamento della plastica, che ha ormai ha raggiunto un livello di estrema pericolosità non solo per l’ambiente ma anche per la salute. Il logo dell’associazione di cui fa parte è alquanto eloquente: una tartaruga marina, poiché oltre la metà di questi animali ha ingerito plastica, provocando in tanti casi danni fatali.
Plastic Free è composta da volontari molto attivi anche sul territorio matildeo, impegnati a sensibilizzare concretamente la gente sul grave problema dell’inquinamento da plastica. Oltre a giornate dedicate alla raccolta della plastica sul territorio, il gruppo cerca di divulgare ed educare al corretto smaltimento e riutilizzo, organizzando incontri e raccolte presso istituzioni scolastiche e stand conoscitivi in occasione di manifestazioni popolari. A questo proposito il Comune di Bondeno ha costituito un apposito protocollo d’intesa con Plastic Free a sostegno delle iniziative programmate. Una delle quali ha riguardato una raccolta pubblica lungo l’argine e la strada del Cavo Napoleonico, che ha consentito di accumulare oltre 100 sacchi di rifiuti.
«Purtroppo c’è ancora tanta gente – ci racconta Gavioli - che ancora non si rende conto del danno che fa con il proprio insensato comportamento. I rifiuti non vanno gettati dove capita, ma differenziati per essere smaltiti in modo corretto. A proposito, se qualcuno vuole entrare a far parte della squadra di Plastic Free, sono ben felice di allenarlo...». Traducendo: il gruppo accoglie con piacere nuovi volontari. l
Pietro Gavioli
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