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Boccaleone, Bergamini: nel processo ecco gli effetti personali di Denis

Boccaleone, Bergamini: nel processo ecco gli effetti personali di Denis

Per la prima volta i giudici vedono scarpe, catenina e orologio: tutto integro

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Boccaleone Due giorni di udienze vanno in archivio fra nuovi dubbi, ricordi, brividi. E qualche altro punto di vista differente fra difesa e parte civile. È ripreso, dopo la pausa estiva, anche il processo per l’omicidio di Denis Bergamini, che in corte d’assise a Cosenza vede come unica imputata l’ex fidanzata del calciatore di Boccaleone, Isabella Internò. Fra giovedì e ieri sono sfilati testi e sono stati acquisiti reperti.

Ieri, in particolare, è stata aperta la scatola contenente alcuni effetti personali di Bergamini: reperti di reato per la prima volta sotto gli occhi della corte, dei giudici popolari. Oggetti che sono stati visti dal grande pubblico, quando Donata Bergamini fu ospite della trasmissione “Chi l’ha visto?” su Rai Tre, ma vederli da vicino è tutta un’altra cosa. Ecco, allora, le scarpe modello Tod’s che Donato Bergamini indossava la sera in cui perse tragicamente la vita, scarpe che non sono infangate (quella sera pioveva e la piazzola di sosta in cui il calciatore aveva fermato la suas Maserati non era asfaltata), sulle quali, a parere del Ris, potevano esserci delle micro particelle di sangue, la catenina d’oro nonché l’orologio Seiko assolutamente intatti (nonostante i presunti 60 metri di trascinamento sotto il camion che lo investì lungo la statale jonica) al momento in cui venne ritrovato morto.

Ascoltate Natalina Rende (sorella di Alfredo, un magazziniere del Cosenza) e Adelina Romano (moglie di Mimmolino Corrente, altro factotum del club rossoblù), i cui congiunti erano entrambi morti in un incidente stradale sulla statale 106, a meno di un anno dalla morte di Bergamini. Furono loro ad andare all’obitorio di Trebisacce, dove si trovava il corpo di Denis, recuperando le scarpe del giocatore, poi consegnate al direttore sportivo Roberto Ranzani (altro compianto ferrarese) e da questi alla famiglia.

La Rende ha reso in particolare questo ricordo vivido, rendendolo credibile perché ha riferito anche una circostanza che ha dei riscontri, cioè il fratello che all’obitorio, quando andò a ritirarli, aveva trovato solo le scarpe, degli oggetti di cui era in possesso Bergamini, infatti l’orologio e la catenina erano stati già consegnati ai familiari di Bergamini. Al contrario, la vedova di Corrente al riguardo è stata molto generica e lacunosa, riferendo circostanze apprese dal marito e non direttamente da lei, mentre la Rende ricordava anche la scatola delle scarpe.

Sentito poi Venturin, ex compagno con cui Bergamini ebbe un violento scontro di gioco, e Carla Crispino, cui Bergamini non fece mancare complimenti, sorpresa che Donato stesse con una donna che «saltava da un calciatore all’altro».

Il processo entra nel vivo, prossima udienza il 26 settembre: lo stop a causa delle elezioni politiche è stato scongiurato.l

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