Argenta, amarezza per il papà morto mentre correva al lavoro
La tragedia di venerdì ad Argenta: malore fatale in bicicletta
Argenta Andava al lavoro di gran carriera, perché il treno da Ferrara era arrivato in ritardo e bisognava presentarsi in fabbrica puntuali. Su quelle bici, fra la stazione ferroviaria di Argenta e la Italtom, ditta che si è insediata alla prima periferia nello stabilimento dell’ex Ferrara Food e che opera nella trasformazione del pomodoro, erano in cinque a spingere sui pedali: tutti connazionali, origine nigeriana, arrivati qui per sbarcare il lunario onestamente. Fra loro, F.O., 37enne dalla corporatura robusta: forse proprio questa sua fisicità, unita al caldo ancora insistente nel tardo pomeriggio di venerdì e, soprattutto, allo sforzo fisico, hanno accelerato i battiti. E quel cuore di papà non ha retto: tramite la ciclabile sono tre chilometri o poco più da percorrere per trasferirsi dalla stazione ferroviaria alla fabbrica e, arrivati circa a metà percorso, in via delle Canove, il muscolo cardiaco di quell’uomo non ha retto alla sforzo. La sua corsa in bicicletta è terminata nel fosso che costeggia la strada. Immediata la richiesta di soccorsi, con l’ambulanza arrivata da Molinella, i carabinieri dalla locale stazione, poi l’auto medica da Ferrara e l’elisoccorso da Ravenna. Già i suoi colleghi di lavoro, membri pure loro della comunità nigeriana di Ferrara, hanno subito tentato di dare aiuto, improvvisando un massaggio cardiaco nell’attesa che mani più capaci intervenissero. Ma i sanitari, per quanto abbiano messo in campo ogni tentativo di rianimazione, si sono dovuti arrendere all’evidenza. E così quel marito, quel papà di due bambini, si è spento a migliaia di chilometri dalla sua terra natia. Occorrerà vicinanza e solidarietà verso la sua famiglia.l
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