La Nuova Ferrara

Ferrara

L’impresa

Renazzo, tour virtuale sui campi dei Pivetti: viaggio tra i 400 ettari innovativi

Renazzo, tour virtuale sui campi dei Pivetti: viaggio tra i 400 ettari innovativi

La famiglia di imprenditori qualifica i terreni su cui produce cerali, frutta e vino: «La diversità è un fattore positivo, la tecnologia aiuta ma alla base c’è la passione»

26 giugno 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Renazzo Mettetevi comodi, impugnate il mouse e immergetevi in un’esperienza nuova, che da un molino porta nella campagna circostante e fino alle colline del Chianti. La vastità del panorama dà la percezione della grandezza di Molini Pivetti, che attraverso un tour virtuale arricchisce il proprio sito internet e punta a raccontarsi con immagini suggestive e video esplicativi.

Agricoltura, territorio, responsabilità e squadra: eccoli i quattro pilastri che sintetizzano la storia di un’attività imprenditoriale nata 143 anni fa.

«La ricchezza della vita è dovuta alla sua diversità. Tutta la storia della vita sulla Terra ci insegna che la “diversità” è un fattore positivo - dichiara Gianluca Pivetti, quinta generazione alla guida, insieme alla sorella Silvia, dell’azienda fondata da Valente Pivetti nel 1875 - Noi della famiglia Pivetti amiamo lavorare al meglio la terra, con passione e professionalità, alla ricerca delle tecnologie più innovative, ma sempre nel rispetto delle sue caratteristiche e della sua biodiversità; così facendo la terra restituisce ogni volta prodotti unici e sempre sorprendenti, nel profumo, nelle sfumature di colore, nell’aroma e infine nel gusto».

Dagli anni ’70 la famiglia che ha il quartier generale a Renazzo ha poi scelto di creare la Società Agricola Pivetti, un’attività parallela a quella molitoria, che oggi vede coinvolti tutti. E proprio da lì che parte il nuovo percorso immersivo: la nuova sezione del sito molinipivetti.it presenta anzitutto i terreni: 400 ettari complessivi di proprietà dell’azienda agricola, che da oltre 50 anni sono destinati alla produzione di cereali, frutta e vino dalle proprietà uniche. «Tutto grazie all’attenzione e al rispetto della tradizione in perfetta sintonia con l'innovazione tecnologica e l'avanguardia di processi produttivi snelli e certificati», viene spiegato.

Oltre 350 ettari di buona terra emiliana, situati tra la provincia di Bologna e Ferrara, sono destinati alla coltivazione di cereali come grano tenero, mais e soia, anche bio, utilizzando sia tecniche di coltivazione convenzionale, per le principali filiere del grano tenero, sia tecniche di coltivazione che garantiscono prodotti biologici. È in questi campi che la sostenibilità secondo Molini Pivetti trova massima espressione e concretezza. Parte dell’area colturale, infatti, è da tempo sotto il marchio “Campi Protetti Pivetti” – cui si è aggiunto, più di recente, anche “Campi Protetti Pivetti Sostenibile” - con ciò identificando la filiera aziendale controllata e certificata dall’ente internazionale CSQA, a garanzia della totale salubrità dei grani usati per la produzione delle farine Molini Pivetti.

A questa filiera se ne aggiungono altre realizzate in collaborazione con grandi industrie alimentari - italiane e internazionali - che sono riconosciute per l’attenzione alla sostenibilità e alla genuinità dei loro prodotti, e che qui coltivano la materia prima.

Ed è sempre qui che trova spazio la tecnologia applicata all’agricoltura, come la digitalizzazione della filiera agroalimentare in partnership con xFarm Technologies, per rendere ancor più avanzate la tracciabilità delle coltivazioni, la sostenibilità dei prodotti e l’efficienza della produzione, sia tradizionale che biologica.

Una collaborazione che permette di identificare sempre meglio l’impatto ambientale delle coltivazioni ottimizzandole, supportando gli agricoltori nelle attività di monitoraggio e, soprattutto, di prevenzione delle coltivazioni, per evitare sprechi o uso eccessivo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari.

Adiacenti ai campi, si trovano anche gli spazi dedicati alle fasce fiorite: sono aree in cui si promuove la biodiversità dando vita a colture più sostenibili. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA