Lido Pomposa, la riscossa dall’inferno al Paradiso dell’albergo caduto nell’oblio
Così l’hotel di via Tofane è rifiorito a 12 anni dalla chiusura
Lido Pomposa A 12 anni dalla sua chiusura, l’hotel Paradiso del Lido Pomposa è rifiorito, e dopo lavori di ristrutturazione e riqualificazione terminati all’inizio dell’estate, attraverso il passaparola e i feeback positivi dei primi turisti di stagione, sta incassando ottimi risultati e dispone già di prenotazioni sino alla metà di ottobre.
Quella dell’Hotel Paradiso di via delle Tofane è una storia di rigenerazione e rinascita, che non ha eguali nel settore della ricettività ai lidi, dopo che altri hotel sono stati chiusi e demoliti o convertiti in alberghi diffusi. Marica Mangherini, dopo aver gestito la “Rosticceria 2000”, in viale Mexico al Lido Nazioni, ha deciso di intraprendere una nuova avventura imprenditoriale, insieme al marito Denis Alberi, rilevando il vecchio hotel Paradiso, chiuso e abbandonato al degrado, per «avviare una completa ristrutturazione con ingrandimento della struttura. In origine l’hotel disponeva di 6 camere e oggi ce ne sono 17. Abbiamo terminato i lavori il 6 luglio – spiega la titolare Marica Mangherini – e aperto il giorno dopo. Quattro delle 17 stanze dispongono di terrazzino, ma sono tutte dotate di aria condizionata, frigo bar, cassaforte, tv satellitare. Siamo molto soddisfatti, perché nonostante l’apertura in alta stagione per una struttura nuova, non conosciuta, un po’ in disparte rispetto al centro del Lido Pomposa, sta andando molto bene».
L’iscrizione alla piattaforma Booking ha costituito per il nuovo hotel un vero e proprio trampolino di lancio, ma anche gli aggiornamenti sul sito e il rimando della pagina sul motore di ricerca di Google, unitamente al passaparola, hanno impresso non una ma tante marce in più alla promozione della nuova realtà, che sta crescendo anche grazie ai commenti entusiasti dei suoi primi ospiti. «Abbiamo voluto inserire la domotica con telecamere e reception aperta solo fino a un certo orario – prosegue Marika Mangherini –, mentre ai turisti viene consegnata una chiave digitale, per evitare di introdurre orari fissi per il rientro. Chi è in vacanza deve godersi le ferie e lo svago senza vincoli orari».
L’hotel Paradiso è pienamente accessibile, accoglie anche i cani di piccola taglia, offre servizio di pernottamento e una ricchissima prima colazione a buffet, per spaziare in un ricchissimo assortimento dolce e salato, che comprende pure torte preparate in casa, dalla tenerina alle crostate. «Ci sono clienti arrivati in luglio, che poi sono ritornati in agosto – va avanti la titolare – e per noi è motivo di grande soddisfazione, dopo tanto impegno e sacrifici per partire. Sinora abbiamo ospitato turisti tedeschi, austriaci, svizzeri, cechi, bulgari, inglesi e naturalmente tanti italiani. Per noi sono tutti clienti appena conosciuti che, contiamo, possano tornare e fare una bella pubblicità all’hotel e al territorio».
L’hotel Paradiso è stato tra quelli che ha fatto furore negli anni del boom dei lidi e dopo la morte del suo proprietario storico, Stefano Bulgari, era stato rilevato da una società, ma negli ultimi 12 anni è rimasto nell’oblio. Il rischio che potesse fare la fine toccata ad altri alberghi della costa è definitamente tramontato e la sua riapertura, a gestione comacchiese, è un successo che vale doppio.
Si chiude dopo la Sagra dell’anguilla e si riapre, prevedibilmente, a Pasqua. l
Katia Romagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA