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In tribunale

Ferrara, faceva foto osé alla nipote

Ferrara, faceva foto osé alla nipote

Un cinquantenne a processo per prostituzione minorile e violenza sessuale aggravata. La ragazza lo ha denunciato ai carabinieri, la procura rigetta la richiesta di patteggiare

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Ferrara La richiesta di patteggiamento è stata respinta dalla procura, non è nemmeno approdata sulla scrivania del giudice. Si procederà con il rito abbreviato nel processo in corso davanti al tribunale di Bologna, che vede un uomo ferrarese accusato di reati pesantissimi: prostituzione minorile e violenza sessuale. Il tutto con l’aggravante di averli commessi nei confronti di una nipote, oggi maggiorenne, al tempo - parliamo del 2020-2021, sotto la soglia della maggiore età.

È stata proprio a lei a denunciarlo, presentandosi dai carabinieri per far terminare qualcosa che non avrebbe dovuto nemmeno iniziare. Lei cresciuta con i nonni che hanno sopperito a una situazione familiare un po’ difficile, ma anche con gli zii, frequentava la sua casa, legatissima alla famiglia. Lui a un certo punto ha iniziato a farle delle proposte di carattere sessuale: fotografie e video in pose esplicite o mentre compiva atti sessuali in cambio di denaro, qualche centinaio di euro. Lei ha accettato, e ovviamente la natura di questo “consenso” è uno dei punto nodali dell’intera vicenda. I video e le foto, ma anche messaggi dal contenuto esplicito, ci sono, cercati e trovati dagli inquirenti nei dispositivi informatici sequestrati all’uomo, un ultracinquantenne che ha anche una figlia, coetanea e amica di sua nipote. I video e le foto sarebbero stati realizzati in almeno una decina di occasioni, quando la giovane aveva 16 e 17 anni.

Tra le contestazioni mosse dalla pm Manuela Cavallo c’è anche quella di violenza sessuale, legata a un singolo episodio in cui l’uomo avrebbe palpeggiato la ragazzina contro la sua volontà.

Quando è divenuta maggiorenne la ragazza ha deciso di dare un taglio a quel rapporto e ha detto basta, ribadendolo anche dopo le insistenze dello zio, fino a fare il passo decisivo verso la liberazione, che l’ha portata dai carabinieri per denunciare tutto. La ragazza è poi stata sentita anche un’altra volta per precisare alcune cose fornire maggiori dettagli.

Ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare Sandro Pecorella e del tribunale bolognese, competente per materia a giudicare questo caso verificatosi nella provincia ferrarese, l’imputato alla fine scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, dunque allo stato degli atti. La ragazza si è costituita parte civile.

Il giudice ha rinviato all’udienza del 7 marzo per la discussione. l

Daniele Oppo

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