Lido Spina, parco eolico verso il sì: le pale in mare a 10 miglia
Le ultime integrazioni entro la fine del mese. E a Ferrara partono già i primi corsi per i ragazzi
Lido Spina Da qualche mese è stato avviato il percorso autorizzativo per la realizzazione del progetto Agnes, che promuove la produzione di energia pulita e che prevede la realizzazione di un grande parco eolico che sorgerà al largo delle coste di Ravenna. Alla fine quindi, il progetto che ha fatto balzare dalla sedia tanti operatori turistici (e non solo) a Comacchio, ha preso il via. Qualche variazione strada facendo per un progetto da quasi due miliardi di euro, che al momento è in attesa della Via, la Valutazione di impatto ambientale. La Via era stata presentata febbraio, il Ministero per l’Ambiente e la sicurezza energetica - con 50 giorni di ritardo - ha chiesto delle integrazioni, come previsto dalla normativa. La società ha intenzione di comunicare le integrazioni al Ministero già da fine ottobre L’impianto, a regime, pare possa produrre energia sufficiente a coprire i consumi annui di 500mila famiglie. L’ambizioso progetto è promosso da Qint’x e Saipem, colossi operanti nel mondo delle energie rinnovabili e del fotovoltaico, in collaborazione con Università di Bologna e Università La Sapienza di Roma.
In cosa consiste Con una distanza di 10 e 12 miglia dalla costa, in modo da non deturpare il paesaggio, il progetto Agnes prevede l’installazione di circa 65 turbine da 140 metri dislocate in due differenti aree: circa 15 al largo di Marina di Ravenna e altre 50 nell’area di Porto Corsini, collegate tramite cavi sottomarini fino alla centrale elettrica di Piangipane. E la distanza dal Lido di Spina è davvero minima, tanto che più volte i gestori dei Bagni hanno manifestato non poche perplessità e chiesto di essere in qualche modo rassicurati.
Oltre alle turbine che sfrutteranno il potere del vento, sarà installata una piattaforma galleggiante dedicata al fotovoltaico e saranno riqualificate le piattaforme di idrocarburi ormai dismesse, riconvertite per produrre idrogeno verde. Dopo un primo step del percorso autorizzativo, è stato presentato il progetto definitivo e la conseguente procedura per ottenere la valutazione di impatto ambientale e le autorizzazioni necessarie, per far partire la realizzazione nel 2024.
Il corso E sono già partiti i primi corsi (a pagamento) per formare personale specializzato. A Ferrara ci si può iscrivere entro il 23 ottobre (entro le ore 16) all’Its Territorio energia costruire - in via Camilla Ravera 11. I corso è quello di “Tecnico superiore per il risparmio energetico”. Il tecnico opera nelle fasi di analisi, progettazione e realizzazione delle costruzioni applicando le metodiche e le tecnologie della progettazione avanzata con software Bim anche in rapporto ai temi della bioedilizia e, più in generale, dell’edilizia sostenibile. Gestisce le attività connesse a risparmio e valutazione energetica, involucri edilizi ad alta efficienza, impianti termotecnici alimentati con energie alternative, acustica, domotica, cura l’integrazione delle diverse tecnologie nella realizzazione in cantiere. l