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La tragedia di Settepolesini

Elicottero caduto, identificato anche il passeggero

Elicottero caduto, identificato anche il passeggero

Philip Hubert ter Woort è stato un dirigente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, aveva 62 anni e aveva lavorato in Libano, Giordania, a Gaza e in Cisgiordania

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Settepolesini E’ stato identificato il passeggero dell’elicottero caduto a Settepolesini otto giorni fa. Il suo corpo era stato recuperato il giorno dopo il tragico incidente sul fondo della cava, ma solo ieri si è avuta certezza della sua identità. Si tratta di un cittadino di 62 anni, Philip Hubert ter Woort, olandese di origine ma viveva a Londra. Fino a pochi mesi fa era un dirigente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Ebrd), per la quale aveva lavorato in Mongolia e poi, come direttore, nell’area del Mediterraneo orientale in Libano, Giordania, Gaza e Cisgiordania.  

In Italia era venuto a trovare il suo amico, l’egiziano Hazem Bayumi, 73 anni, scomparso nel tragico inabissamento dell’elicottero, il 10 ottobre scorso, nelle acque della Cava Sei, a Settepolesini, a nemmeno 4 chilometri da Bondeno (il suo corpo non è stato ancora recuperato). Entrambi erano appassionati di immersioni. I familiari dell’ex dirigente della Ebrd sono giunti martedì in Italia per il riconoscimento della salma. 

Oggi (18 ottobre), intanto, sul bacino di Cava Sei è stato un altro giorno di ricerche. Fino a una profondità di quasi 20 metri è stato utilizzato un preziosissimo, e ancora rarissimo, drone subacqueo capace di fotografare, esplorare e ispezionare. Il drone Perseo – in Italia ne esistono soltanto tre – è solitamente in uso al Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, gli stessi che hanno operato questa mattina a Settepolesini. Il suo utilizzo ha permesso di recuperare altri pezzi dell’elicottero, tra i quali il seggiolino del pilota ancora disperso.

Ricerche che, sul piano dei dati, risultano particolarmente complicate sia per l’elevata profondità della Cava Sei che in alcuni punti raggiunge anche i 35 metri, sia per le condizioni ambientali definite dagli esperti non ottimali.

Nei giorni scorsi sono arrivati anche i carabinieri del Ris di Parma, incaricati dalla sostituta procuratrice Barbara Cavallo di schedare i reperti finora recuperati. Parallelamente è stata aperta un’indagine da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Ma il grosso del lavoro è ancora rivolto alla ricerca del corpo dell’imprenditore egiziano.  l

M.Puli.

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