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L’emergenza

Vongole veraci sterminate da anossia e granchio blu

Vongole veraci sterminate da anossia e granchio blu

Strage di molluschi a Porto Garibaldi e Goro, situazione tragica. Prezzi in salita: si arriverà subito a 11 euro al chilo all’ingrosso

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Porto Garibaldi e Goro Si chiama anossia, ovvero mancanza di ossigeno nei fondali marini, il nuovo flagello che, da alcuni giorni, dopo l’invasione del granchio blu, sta provocando, nel portocanale di Porto Garibaldi, una morìa senza precedenti di vongole veraci.

Il fenomeno, dovuto al protrarsi di temperature decisamente estive sino ad ottobre avanzato e alla calma piatta del mare, in assenza di mareggiate, ha comportato un eccessivo apporto di acqua dolce proveniente dal Po ed una progressiva riduzione dell’ossigenazione dei fondali, elementi, invece, fondamentali per la crescita del novellame seminato all’interno della nursery istituita nel portocanale tre anni fa. I due campionamenti effettuati ieri e l’altro ieri dal biologo Edoardo Turolla e dai molluschicoltori di Conuno, il Consorzio Unico del Novellame, che raggruppa le cooperative del settore di entrambe le località lagunari di Goro e Comacchio, restituiscono il quadro di una situazione catastrofica. La totalità delle vongole seminate nell’area nursery di nuova istituzione, come si è detto lungo il molo di Porto Garibaldi, è morta in seguito ad una grave crisi anossica. Stessa sorte è toccata ai cannolicchi, alle cozze e a tutti i piccoli molluschi, i quali stanno dando origine a desolanti, infinite distese maleodoranti di conchiglie aperte ed in stato di decomposizione, lungo tutto il litorale che si estende dai lidi comacchiesi a quelli ravennati. Dopo la predazione del granchio blu, che «ha divorato dal mese di maggio scorso – spiega Diego Viviani, biologo, acquacoltore della cooperativa Rosa dei Venti ed ex sindaco di Goro – il 60% delle vongole veraci, ora tutti stanno cercando di vendere più prodotto possibile, per evitare che quello sano possa essere predato o subire le conseguenze di una crisi anossica». E ancora: «Le scorte sono quasi finite, rimane un solo mese di produzione a singhiozzo e si arriverà a Natale con una scarsità di prodotto. Il prezzo di vendita delle vongole è destinato ad aumentare. Al momento il prezzo all’ingrosso per quelle grosse è di 10 euro al chilo, ma dalla prossima settimana incrementerà ulteriormente, arrivando a 11 euro al chilo». E nel periodo natalizio c’è chi parla di picchi di 30 euro per i consumatori.

Nella sacca di Goro, per arginare l’invasione del predatore giunto dall’oceano Atlantico, alcuni acquacoltori hanno introdotto sistemi di protezione sperimentale, piazzando recinti e teli protettivi, ma «è una sperimentazione impostata sul 10% delle concessioni – prosegue Viviani, che accorpa competenze da biologo, da operatore del settore e da ex amministratore comunale – e se al momento sembra che possano funzionare, occorrerà attendere il risultato definitivo ad aprile, dopo le perturbazioni invernali e dopo il simil letargo a cui, nella stagione più fredda, andrà incontro il granchio blu, affossandosi nei fondali e riducendo notevolmente la propria attività». Le temperature ancora prossime ai 20 gradi, dopo un’estate torrida, hanno agevolato un processo naturale, quale è quello dell’anossia, che sta minando gli equilibri marini del portocanale di Porto Garibaldi. Materia organica e alghe sono esplose sui fondali, privando le vongole veraci di ossigeno vitale per la loro crescita e sopravvivenza. Se per fronteggiare l’emergenza granchio blu sono stati messe in atto strategie sperimentali che prevedono, in caso di successo, ulteriori, importanti investimenti, di certo non si può parlare di misure sperimentali per contrastare episodi di anossia. Entrambi i fenomeni, crisi anossica e proliferazione fuori controllo del granchio, sono il simbolo di quei cambiamenti climatici, attorno ai quali le istituzioni, a tutti i livelli, sono chiamate a intervenire, per tutelare interi settori economici, come lo sono quelli della molluschicoltura e della pesca a strascico nel Mediterraneo.

I ristori promessi e previsti a contrasto dell’emergenza granchio blu, arriveranno, ma intanto gli operatori sono alle prese con una nuova catastrofe e tra un mese sparirà dai banchi di vendita la gran parte delle vongole veraci, fonte di reddito quasi esclusivo, per gran parte delle famiglie di Goro e per una parte di quelle di Comacchio.  l

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