Ferrara, cantiere “lungo” in via Cortevecchia: «No ai lavori sotto Natale»
I ritrovamenti archeologici hanno rallentato la prima parte dell’opera. Negozianti preoccupati per calo degli incassi e rischio sforamenti
Ferrara Cominciano a risentire del cantiere che ha squarciato la “loro” piazza Cortevecchia, i commercianti che vi fanno da corona, e le preoccupazioni si addensando osservando il ritmo fortemente rallentato dei lavori per via dei ritrovamenti archeologici: sullo sfondo si profila l’avvio del periodo natalizio, quello decisivo per un’intera annata commerciale, e certo non sarebbe un buon biglietto da visita per l’intera città stendere le luminarie su di un salotto sottosopra. A ridosso di quel periodo, tra l’altro, chiuderà per alcuni giorni il corridoio di transito carrabile, con pure il parcheggio Borgoricco a rischio.
Ieri mattina non si muoveva foglia nel cantiere che occupa circa metà piazza: la schermatura consente comunque di vedere le profonde buche attraversate già dalle condotte dei sottoservizi e punteggiate da tracce di muratura (non è di origine estense, quella parte è coperta dai teloni), che danno l’idea di un’opera non certo vicina a conclusione. «Di sicuro i ritrovamenti hanno ritardato tutto, noi dovevamo essere “traslocati” a inizio ottobre e ad oggi non abbiamo ancora una data» spiega il titolare dell’edicola all’angolo di via Cortevecchia. Non si tratta di un’operazione banale, in quando è previsto lo spostamento fisico con l’utilizzo di una gru dell’intera struttura mobile, che verrà riposizionata probabilmente in corso Porta Reno, riaprendo i battenti subito dopo. Lì l’edicola resterà per il tempo necessario a sistemare la copertura del pezzo di piazza per ora risparmiato dai cantieri, si presume almeno una settimana.
Già così l’edicola lamenta un calo significativo degli incassi, visto che la chiusura del passaggio con la prima parte di via Garibaldi porta fuori strada parecchia clientela in transito. E una situazione del genere la stanno vivendo al ristobar Bisboccio, ex Da Settimo, che pure vedrà il secondo lotto di lavori “ingoiarsi” la distesa: «Si risente del cantiere, è inevitabile, ma la colpa non è della ditta, che è bravissima - racconta il titolare, Marco Zuccatelli - In tre giorni avevano già effettuato lo sbancamento che vedete, poi hanno dovuto fermarsi: garantiscono che una volta ottenuto di nuovo il via, possono completare quella parte in velocità. Speriamo non si debba lavorare sotto Natale». Dipenderà anche dalle valutazioni della Soprintendenza sui ritrovamenti di reperti storici, che risalgono al 1300 e appartengono alle antiche latrine estensi.
Preoccupato per la seconda parte dei lavori è anche Umberto Paltrinieri, dell’omonima macelleria: «Ho esigenze particolari per le consegne, trattandosi in certi casi di ingombri pesanti. Al momento riesco a far venire i furgoni qui davanti, alle 6.30 di mattina, quando non s’intralcia nessuno, ma bisognerà trovare un’altra soluzione quando ci arriverà il cantiere». l
Stefano Ciervo
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