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“Fiori e ca**i”, salta la mostra a Ferrara

Samuele Govoni
“Fiori e ca**i”, salta la mostra a Ferrara

La fondazione americana che gestisce le foto di Mapplethorpe si tira indietro. Sgarbi: «Il titolo ufficiale era un altro, la loro posizione è assurda»

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Ferrara La famigerata “Fiori e ca**i”, mostra che si sarebbe dovuta tenere a marzo a Palazzo dei Diamanti, non ci sarà. A primavera sarebbero dovute arrivare le fotografie del famoso artista americano Robert Mapplethorpe, affiancate per la prima volta a dipinti e disegni del ferrarese Filippo de Pisis. Ma alla Fondazione newyorchese che gestisce le immagini del fotografo il titolo “Fiori e ca**i” non è piaciuto e ha tirato il freno a mano: niente più opere a Ferrara.

La reazione Perplesso Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, nonché presidente della Fondazione Ferrara Arte: «Il titolo scelto era un altro, ovvero, “Mapplethorpe e de Pisis. Tra grazia e dannazione”. “Fiori e ca**i” aveva semplicemente uno scopo comunicativo, non a caso se ne è parlato parecchio». La strategia non è piaciuta alla fondazione di New York ma Sgarbi non è disposto a “trattare”. «Nessun tipo di dialogo perché - afferma il critico d’arte ferrarese - non c’è niente di cui parlare. Francamente la posizione della fondazione Mapplethorpe mi ha lasciato abbastanza perplesso». Poi aggiunge: «Avremmo potuto mediare, trovare un accordo, ma a quel punto ho detto io no. Se lo tengano».

La novità A marzo, dunque, dopo la mostra di Achille Funi, al posto del dialogo tra Mapplethorpe e de Pisis ci sarà “Mirabilia estensi”, nuova esposizione ideata da Sgarbi, legata all’universo rinascimentale ferrarese. «Mi sembra incredibile che la fondazione che oggi rappresenta l’arte del fotografo si scandalizzi. E comunque - ribadisce il presidente di Ferrara Arte - non era quello il titolo ufficiale, era una strategia affinché se ne parlasse». Ed effettivamente se ne è parlato tanto. La rassegna era infatti stata annunciata a Ferrara e presentata a Rimini durante la fiera internazionale del turismo un paio di settimane fa e da allora curiosità e polemiche l’hanno accompagnata. Fino alla reazione dura arrivata da oltreoceano. Le perplessità dimostrate dai vertici della fondazione, i dubbi sollevati riguardo al titolo e ad un altra serie di incognite hanno aperto tra la fondazione di New York e Ferrara un divario, a quanto pare, incolmabile. Nel frattempo procedono spediti i preparativi per la mostra “Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito” che inaugurerà venerdì e che sarà visitabile da sabato.l