La Nuova Ferrara

Ferrara

La carriera

Cento, storia di Doriana: una pioniera in banca

Cento, storia di Doriana: una pioniera in banca

La 93enne Lamborghini riceve la Melagrana d’argento, simbolo di cooperazione. È stata tra le prime direttrici in Italia e prima in assoluto del Credito cooperativo

3 MINUTI DI LETTURA





Cento Ad accoglierla sul palco un lungo e commosso applauso con la platea tutta in piedi, come nei grandi eventi cinematografici: la 93enne centese Doriana Lamborghini ha ricevuto la Melagrana d’argento, simbolo della cooperazione, sabato scorso in occasione di “Potere Possibile”, la convention di iDEE – Donne del Credito Cooperativo organizzata a Bologna con il sostegno della Federazione BCC dell’Emilia-Romagna.

Un premio alla carriera che rappresenta il giusto tributo a una vera pioniera: Doriana Lamborghini è infatti una delle prime direttrici di banca del Paese e la prima del Credito Cooperativo italiano. Nominata direttrice generale della Cassa Rurale e Artigiana di Corporeno nel 1960, poi di Cento (e oggi parte di Banca Centro Emilia) ha mantenuto questo ruolo per 36 anni, fino alla pensione. A premiarla, dopo la proiezione di un emozionante video che ne ha ripercorso la storia (realizzato anche grazie ai preziosi materiali storici forniti proprio da Banca Centro Emila), la presidente nazionale di iDEE Teresa Fiordelisi e il presidente della Federazione Bcc Emilia-Romagna, Mauro Fabbretti, di fronte a una platea di oltre 170 rappresentanti del credito cooperativo di tutto il Paese riuniti nella sala Thierry Salmon dell’Arena del Sole di Bologna.

È una storia che comincia quasi per caso, quella di Doriana Lamborghini. Agli inizi degli anni ’50 a Cento nasce un primo embrione di Cassa Rurale: un piccolo ufficio, una porta chiusa con il filo di ferro e i soldi in una scatola di latta per i biscotti per fare credito ai contadini e sottrarli alla piaga degli usurai. Doriana, giovane maestra mossa dalla curiosità, in breve si ritrova a lavorare come volontaria al fianco di un giovane impiegato. Ma il destino ci mette lo zampino: un giorno il collega si assenta e le affida le chiavi dell’ufficio senza rivelarle l’intenzione di non tornare e di intraprendere la carriera ecclesiastica. Doriana si ritrova così, di fatto, alla guida di un punto di credito che, con caparbietà e lottando contro Banca d’Italia che ne voleva la chiusura, riuscirà a trasformare in una Cassa Rurale e Artigiana dove sarà prima dipendente poi, a soli 30 anni, direttrice generale.

Dall’inaugurazione della nuova sede nel 1961 (al settimo mese di gravidanza del primo figlio) fino all’ultimo giorno di lavoro, quella di Doriana Lamborghini è una storia costellata di successi: nella sua carriera ha assorbito altre Casse Rurali e aperto nuove filiali, è stata una fondatrice del sindacato nazionale dirigenti e della Cassa mutua delle banche cooperative ed è stata insignita, negli anni ’90, dei titoli di Cavaliere del Lavoro, Commendatore, Stella al merito e Maestro del Lavoro. Ma quando le si chiede quale sia la cosa di cui è più orgogliosa, insieme alla famiglia costruita insieme al marito, il geometra Antonio Proni, risponde, senza esitazioni parlando dello sviluppo della piccola “banca del filo di ferro”. Che è parte di quel grande mondo del Credito Cooperativo che oggi celebra Doriana Lamborghini come simbolo delle infinite possibilità di una leadership al femminile, nel segno di una vera parità di genere.

Doriana, visibilmente emozionata, ha voluto ringraziare il pubblico e intanto ha potuto ripercorrere l’entusiasmante percorso che l’ha vista protagonista di un periodo così florido e avvincente della storia italiana e centese. Lei, prima donna capace di entrare in un mondo inizialmente per soli uomini. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA