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Il caso

Ferrara, volantini sessuali contro la ex: scoperto e denunciato

Alessandra Mura
Ferrara, volantini sessuali contro la ex: scoperto e denunciato

L’ex fidanzato aveva tappezzato il paese e altre frazioni con volantini infamanti. L’umiliazione è andata avanti per molti mesi, adesso lui è indagato per stalking

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Ferrara Le violenze contro le donne non sono solo le botte, gli abusi fisici, le aggressioni mortali che hanno reso quella del femminicidio una delle emergenze più preoccupanti dei nostri tempi. Violenza è anche pretesa di controllo, limitazione della libertà, cancellazione dell’autostima, umiliazione, sottrazione della dignità.

Ed è proprio questo tipo di violenza che è stata costretta a subire una ragazza che vive in un paese del territorio ferrarese, la cui esistenza è stata resa insopportabile, per lunghi e pesantissimi mesi, dal ragazzo - anche lui giovane, anche lui italiano - con cui aveva avuto una relazione sentimentale. E come leggiamo troppo stesso nelle cronache, quando lei ha deciso di lasciarlo, lui non solo non ha accettato la rottura del rapporto, ma ha deciso di punirla. E per farlo, ha scelto la strada della vergogna e della pubblica umiliazione.

Nel paese in cui vive la ragazza sono così cominciati a comparire centinaia di volantini, attaccati un po’ dappertutto, addirittura sotto casa sua, in cui a suo nome venivano proposte prestazioni sessuali. La persecuzione ha assunto via via proporzioni e caratteristiche sempre più gravi, non solo per il moltiplicarsi dei falsi annunci infamanti, che hanno cominciato a tappezzare anche tutte le altre frazioni della zona, ma anche per l’aggiunta di informazioni sempre più personali sulla vittima, arrivando perfino a pubblicare la sua fotografia e a fornire dettagli sulla sua vita, corredati puntualmente da profferte di prestazioni a pagamento. Un incubo senza fine, che si è protratto per mesi e mesi e di fronte al quale la povera ragazza era del tutto impotente, perché era praticamente impossibile cercare di arrestare con le sue sole forze il dilagare dei volantini: quei pochi che venivano strappati, erano subito sostituiti da altri annunci, che l’autore si divertiva ad attaccare di notte, creando nella giovane uno stato di ansia, rabbia e imbarazzo crescenti.

A bloccare l’umiliante “bombardamento” sono intervenuti i carabinieri, a cui la ragazza si è rivolta per denunciare i fatti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Barbara Cavallo, sono riuscite ad approdare a una svolta grazie agli accertamenti tecnici dei carabinieri che attraverso una perquisizione informatica hanno incastrato l’autore dell’infamante volantinaggio. Nel suo computer infatti gli inquirenti hanno scoperto prove schiaccianti che dimostrano che era proprio lui, dal suo Pc, a scrivere, confezionare e poi stampare i volantini da diffondere in tutto il paese e oltre per diffamare l’ex fidanzata.

Il giovane ora è indagato per stalking, e l’inchiesta ha già ottenuto un risultato fondamentale: la persecuzione si è interrotta di colpo, quei volantini insopportabili sono spariti e altri non ne compariranno.