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Ferrara, missione parcheggio tra i cantieri aperti del centro

Ferrara, missione parcheggio tra i cantieri aperti del centro

Ex Pisa chiuso, St. Etienne ridotto, Borgoricco spesso esaurito

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Ferrara «E ora l’auto dove la metto?». La città si sta approssimando al classico tour de force natalizio – shopping, eventi e cenoni – una delle prove di convivenza urbana più complesse da gestire per i centri storici lontani dal litorale, con un fianco scoperto, quello dei parcheggi. Già questa settimana i cittadini saranno richiamati dai primi appuntamenti del cartellone stipato di manifestazioni organizzate per le festività e per chi usa l’auto potrebbe non essere proprio agevole trovare uno stallo in cui fermarsi. Il motivo sono i cantieri che circondano e “abitano”, in qualche caso da settimane, mesi e anche più, il centro storico, il cuore pulsante cittadino che fino ai primi di gennaio sarà la destinazione preferita o obbligata di decine di migliaia di ferraresi e di turisti. L’allungamento di alcuni di questi lavori oltre Natale e San Silvestro di fatto renderà indisponibili centinaia di posti auto col risultato di innescare potenzialmente una caccia al parcheggio che rischia di congestionare il traffico e di ammorbare l’aria.

Uno dei gangli di questo girare a vuoto è il comparto Darsena, dove due anni fa si è insediato il cantiere di riqualificazione di tutta l’area che costeggia il canale e che molto probabilmente non leverà le tende prima di gennaio. Se così sarà, la strada resterà percorribile a senso unico verso corso Isonzo costringendo ancora per settimane i veicoli a bypassare il divieto d’accesso verso via Bologna attraverso le vie laterali con destinazione parcheggio Kennedy. Il quale, a sua volta, è aperto in versione ridotta: ieri mattina gli stalli occupabili nell’equilibrio precario fra entrate e uscite, senza soluzione di continuità, erano meno di dieci. L’area è stata privata definitivamente di oltre cento posti auto nel confinante parcheggio ex Pisa, dato noto da molti mesi e che troverà conferma con la sua riapertura: oggi è sede di lavori per la realizzazione di un’area verde, di un piccolo parco giochi e di una pista ciclabile. In questa zona del “parcheggione” barriere, recinti, macchine e operai dovrebbero rimanere fino a fine anno (più probabile i primi di gennaio) costringendo molti automobilisti a cercare uno sbocco nell’area di sosta più vicina, quella dell’ex Mof. A sua volta però chiusa in alcuni settori e “pressata” dal vicino cantiere di Rampari di San Paolo, ex stazione delle corriere, altro spazio indisponibile per i veicoli. Nell’ex Mof (sosta gratuita) ieri – giorno di mercato nella vicina piazza Travaglio (altra area inibita ai veicoli, in questo caso per motivi commerciali) – a pochi minuti dalle 12.30 i rettangoli vuoti si contavano sulle dita di una mano.

Ma anche muovendosi verso le piazze del centro storico, la situazione era tutt’altro che rosea. Il parcheggio multipiano Borgoricco spesso risulta esaurito mentre in piazza Cortevecchia i sondaggi archeologici hanno allungato i tempi del cantiere che dovrà cambiare il volto di questa stanza urbana. Per i veicoli che entrano da via Santo Stefano è stato ricavato un “budello” spesso occupato da mezzi e furgoni in sosta selvaggia per lo scarico merci. La rituale strombazzata delle auto in coda, a causa del flusso strozzato, allieta per tutto il giorno le orecchie di chi siede nei tavolini dei locali della zona. E anche nel vicino parcheggio St. Etienne lo spazio non è più quello di una volta a causa dei lavori nell’ex sede dell’Enel: una recinzione ne ha cancellati temporaneamente una dozzina, compreso uno stallo per disabili. l

Gi.Ca.


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