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Comunità energetiche, si parte già in ritardo

Comunità energetiche, si parte già in ritardo

Sipro e la Regione impegnati in un progetto internazionale per colmare i vuoti normativi

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Ferrara Un momento di scambio e di riflessione per capire come si sta muovendo la legislazione italiana sul fronte delle cosiddette Comunità energetiche. A Bologna sul tema si è svolto un convegno, nell’ambito del progetto europeo Leeway (Interreg Europe 2021-2027) di cui Sipro - Agenzia dello Sviluppo di Ferrara – è capofila e che conta tra i partner italiani la Regione Emilia Romagna oltre che realtà di Belgio, Croazia, Polonia e Germania.  Il focus, come spiega Giada Spadoni, referente Progetti Europei Sipro, è stato proprio sul provvedimento regionale. “Il vuoto normativo – sintetizza Spadoni – non riguarda solo l’Italia. Ecco perché in attesa di  indicazioni specifiche sullo sviluppo delle Cer (Comunità di Energia Rinnovabile)  l’esempio virtuoso della Regione è stato particolarmente apprezzato e ritenuto degno di studio”. Tra i punti ancora da normare nei Paesi - ma sperimentati a livello regionale - spiccano il collegamento tra gli impianti fotovoltaici e il sistema elettrico, il supporto legale e tecnico sia alle comunità in fase di costituzione sia a quelle già create. Come ricorda Spadoni  “le Cer consentono a enti locali, imprese e cittadini di aggregarsi, produrre e condividere energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili”. Il commento dell’amministratore unico, Stefano di Brindisi: “Essere capofila di un progetto tanto importante, che chiama in causa competenze e visione strategica, è per noi motivo di orgoglio e conferma la necessità di affrontare determinati  temi prima che diventino un’emergenza”.