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Ferrara, raccolta rifiuti tra le più care e la “differenziata” si riduce

Stefano Ciervo
Ferrara, raccolta rifiuti tra le più care e la “differenziata” si riduce

Il report di Atersir conferma i risultati sopra la media del Ferrarese. Progredire però è difficile e il costo provinciale è il più alto in regione

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Ferrara La raccolta rifiuti nel Ferrarese sembra aver subìto una battuta d’arresto per quanto riguarda la progressione alla differenziata, il principale indicatore di qualità del sistema, ed ha costi tra i più alti della regione. Si tratta, è bene precisarlo subito, dell’insieme dei tre ambiti di raccolta provinciali, cioè Hera (che serve essenzialmente il comune capoluogo), l’argentana Soelia e Clara, attiva sul resto del territorio, che sono anche abbastanza diversi tra loro, ma nel complesso le dinamiche in atto non sono tra le migliori a livello regionale. È quanto emerge dal rapporto Atersir sui rifiuti, messo online a inizio anno.

I macronumeri La fotografia generale è riferito al 2022, visto che i dati dell’anno scorso sono ancora molto parziali, e in parte possono ancora risentire dell’effetto Covid, ma possono essere considerati indicativi appunto di una tendenza. Per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, ad esempio, Ferrara è l’unica provincia dell’Emilia Romagna, assieme a Rimini, a mostrare un dato in negativo, sia pure di poco: -0,4%, contro una media regionale dell’1,8%. Migliorano più velocemente i territori che erano rimasti indietro, come Bologna (+2,3%), ed il 77% totale del Ferrarese rappresenta pur sempre un dato al di sopra della media emiliano-romagnola: può essere la spia di come diventi difficile, una volta raggiunta una certa soglia, fare ulteriore miglioramenti.

Questo andamento è frutto anche di una produzione di rifiuti urbani che ha cessato di ridursi. Anche in questo caso il Ferrarese è in controtendenza rispetto al resto della regione, visto che gli Rsu pro-capite in un anno si è complessivamente ridotta dell’1,4%, con punte del 4,5% a Forlì-Cesena e del 2,7% a Piacenza: la provincia estense, invece, è rimasta ferma a 615 chilogrammi ad abitante l’anno, al pari della sola Parma. È un dato inferiore alla media regionale ma, appunto, non cala.

I rifiuti indifferenziati sono la parte critica di questo aggregato, in quanto vanno smaltiti quasi totalmente nell’inceneritore a costi elevati e con un determinato impatto sulla qualità dell’aria. L’eccellenza comunale è Vigarano Mainarda (ambito Clara), poco fuori dalle top cinquanta emiliano-romagnole con una produzione d’indifferenziata di 77 chilogrammi per abitante l’anno; va però evidenziato come Ferrara (ambito Hera) sia il numero uno tra le città capoluogo, con 79 kg/abitante, un po’ meglio della stessa Forlì, che segna 81 kg/ab. Il confronto tra le due città è rilevante perché proprio il modello di raccolta forlivese, con porta a porta spinto in ambito di società pubblica, viene citato come esempio dei sostenitori del cambio di sistema di raccolta e di gestione.

Quanto costa L’altro elemento su cui incentrare i confronti è il costo del servizio, in termini assoluti e procapite. Anche in questo caso i dati di Atersir sono su scala provinciale e indicano come in media i costi di raccolta e trattamento a Ferrara siano superiori alla media emiliano-romagnola: 238 euro a tonnellata, contro una media regionale di 197. Solo in provincia di Rimini va peggio, con 253 euro a tonnellate, e si tratta di una spia di come i territori con forte vocazione turistico-balneare paghino su questo fronte (ma Ravenna è decisamente al di sotto, 191 euro). Il costo medio dell’ambito Hera Ferrara è di 249 euro, inferiore solo a quello appunto di Hera Rimini (255) e della Montagna (278); Clara fa un po’ meglio con 237 euro.

Il dato si riverbera poi sul costo totale del servizio per il contribuente, che nel Ferrarese risulta il più alto della regione con 147 euro per abitante equivalente: lo scostamento rispetto alla media regionale è del 19%. La prospettiva cambia di poco prendendo un altro indicatore, il costo medio provinciale per rifiuto prodotto: Ferrara è a 393 euro a tonnellata, il più alto in regione dopo Rimini(410 euro).

Spazi di maggiore efficienza, insomma, sembrano proprio esserci. l


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