Lidi, Croatti (M5s): “Per i Bagni canoni troppo bassi”
Secondo il senatore la tariffa è “un insulto verso i cittadini, i piccoli imprenditori e i commercianti”
Lidi «Mentre sulle nostre spiagge si abbatterà presto un’ondata di ricorsi e denunce, il ministro Matteo Salvini ha dato il via a un taglio del 4,5% dei già vergognosamente bassi canoni demaniali annuali pagati dai concessionari». A dirlo è il senatore del Movimento 5 stelle, Marco Croatti. «Questo significa che l’importo minimo scende a 3.225 euro, cioè quello che pagherà la maggior parte dei chioschi-bar-ristoranti che fanno affari sulle nostre spiagge: un insulto verso i cittadini e verso tutti i piccoli imprenditori e commercianti che non hanno attività sull’arenile e devono affrontare costi e affitti molto più elevati - prosegue -. Secondo l’ultimo rapporto della Corte dei conti, lo Stato ha incassato nel 2020 appena 92,5 milioni da 12.166 concessioni, per una media di 7.603 euro a canone, contro un fatturato medio per ogni stabilimento stimato da Nomisma in 260mila euro. I concessionari pagano una tariffa moderata allo Stato a fronte di incassi mediamente alti». Infine, «è accettabile una situazione del genere? È tollerabile questo modo di governare nell’interesse di pochi a discapito dell’interesse della collettività?».