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Verso le elezioni

Ferrara, il M5s dà il pulpito ad Anselmo: «Porterà al voto pure i delusi»

Ferrara, il M5s dà il pulpito ad Anselmo: «Porterà al voto pure i delusi»

Domani l’incontro del movimento dedicato ai diritti e alla libertà. Conflitti, diritti e la campagna elettorale: «Sarà colpo su colpo»

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Ferrara L’esito della campagna elettorale è tutt’altro che definito. «Tra Alan Fabbri e Fabio Anselmo sarà una sfida “bipolare”, combattuta colpo su colpo» e, senza prendere troppo alla lettera l’espressione, «all’ultimo sangue per riconquistare Palazzo municipale e riportare in cabina i delusi di sinistra e centrosinistra». Il M5s è convinto che i giochi a Ferrara siano ancora tutti da fare. E per non perdere tempo esce allo scoperto con un’iniziativa politica che, anche se Anselmo non ha ancora ufficialmente sciolto la riserva, per la prima volta - dopo l’abbandono della competizione interna da parte di Laura Calafà – consegna all’avvocato dei casi Aldrovandi e Cucchi il pulpito da cui poter lanciare i primi temi di un programma ancora in parte da scrivere. L’occasione comune, per Anselmo e per il M5s, è offerta dall’incontro pubblico in programma per domani all’Hotel Carlton (ore 20.45) intitolato “La pace e la libertà nascono dal rispetto dei diritti”. Incontro promosso dall’europarlamentare grillina Sabrina Pignedoli, al quale parteciperanno anche la deputata M5s, Stefania Ascari, e «probabilmente» la senatrice di Sinistra italiana, Ilaria Cucchi. A presentare ieri la scaletta della serata, il consigliere comunale M5s, Tommaso Mantovani, e il coordinatore provinciale, Paride Guidetti.

«Ci siamo concentrati sui diritti civili perché sono strettamente collegati alla libertà – ha detto Mantovani – e abbiamo sollevato tre casi che ben illustrano questo legame: il caso di Julian Assange, la guerra israelo-palestinese, ma in generale il riferimento è a tutte le guerre compresa quella russo-ucraina (senza rispetto dei diritti si arriva alla prevaricazione), e l’annunciata apertura del Cpr, il Centro permanenza rimpatri, a Ferrara (la destra sta mandando giù il rospo servito dal governo). Una sorta di campo di concentramento in cui saranno detenuti gli stranieri senza permesso di soggiorno che non necessariamente hanno commesso reati». La battaglia del M5s a favore di Assange è legata alla richiesta di estradizione dell’attivista da parte degli Usa «che deve essere esaminata dalla Corte Suprema inglese. Assange – ha affermato il consigliere comunale – rischia 170 anni di carcere per aver rivelato le azioni illegali degli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan».

Il M5s chiede che «l’area a sud del Parco, ridotta nel Pug, non venga destinata al Cpr ma per realizzare una foresta »urbana. Anselmo è il candidato “civico” che può tenere insieme una coalizione alternativa alla destra – ha affermato Guidetti – La candidata de “La Comune”, Zonari? Non è detto che danneggi il centrosinistra, può richiamare al voto altre fasce di elettori». Mantovani ha stroncato i cinque anni della destra al governo della città: «Più sicurezza? No. Migliore qualità della vità? No. Stiamo cercando di chiarire i movimenti di imprenditori del settore della grande distribuzione nel quadrante Ovest. Politicamente, poi, c’è una novità a destra: la Lega è a pezzi».