Ferrara. Cantiere infinito in via Darsena: «La situazione è insopportabile»
I lavori vanno avanti da due anni. I disagi di residenti e commercianti della zona alle prese con il senso unico: «C’è poca manodopera, si procede a rilento». In sofferenza ci sono molte attività
Ferrara Polvere, rumori, traffico costante, residenti che col nuovo marciapiede si ritrovano un dislivello «abbastanza pericoloso» davanti casa, commercianti che non sanno se terranno botta, «qualcuno ha chiuso, altri stanno per farlo. La faccenda non può essere indolore, soprattutto con il senso unico che dura da anni, portando in molti casi sempre meno clienti». Il cantiere di via Darsena, ora concentrato sul tratto all’incrocio con via Bologna, va avanti da ormai oltre due anni e sta portando allo sfinimento residenti e commercianti, costretti, fra le altre cose, «ad assurdi giri dell’oca per andare a casa». Stando agli ultimi annunci sulla fine dei lavori il cantiere dovrebbe essere smantellato entro marzo, ed è quanto si augurano tutti perché «sta diventando davvero pesante». La contestazione riguarda soprattutto la «durata infinita» di questo cantiere «che va avanti a rilento e con poca manodopera».
Proprio dove si sta concentrando ora l’intervento abita Raffaele Vitto, pugliese «da settembre dell’anno scorso in via Darsena», in mezzo ai lavori praticamente da quando si è trasferito: «È un disagio perché bisogna sempre fare più giri con la macchina, e forse si poteva anche prevedere un attraversamento pedonale provvisorio perché attraversare qua davanti è pericoloso e la carreggiata è stretta, le auto svoltano veloci immettendosi da via Bologna. Sarà comodo però quando avranno ultimato questi lavori e ci sarà anche da questo lato della strada, che è ora transennato, un bel marciapiede a tutela dei pedoni che prima dovevano accostarsi al guard-rail». Fra l’altro c’è anche chi esprime dubbi su questo tratto dell’intervento: «Ma siamo sicuri che il doppio senso tornerà su tutta la strada e non si fermerà all’ingresso del parcheggio Centro Storico? Nel tratto all’incrocio con via Bologna la carreggiata si restringe parecchio, di sicuro le corriere non ci passano».
«Ci sono grossi disagi, e da oltre due anni per giunta – dice Alberto Torelli – mi auguro che finiscano presto, ma sono preoccupato, e intanto devo sempre fare il giro da Argine Ducale, e anche le attività della via soffrono. Ora hanno pure messo il limite dei 30 chilometri orari ma la mattina non esiste, non lo rispetta nessuno. I lavori pubblici lasciano molto a desiderare, spero almeno si paghino le penali per i ritardi accumulati». «Stanno lavorando ma si va troppo a rilento e soprattutto lavorano pochi operai – è la considerazione di Fabrizio Morga – il disagio nasce soprattutto dal fatto che la via continui ad essere non a doppio senso di marcia. Stanno rivalutando l’area ed è un bene per carità ma spero finiscano in fretta. Quando c’è qualche evento, anche la Spal, qui si blocca tutto, e sono clacson a tutto andare». «Lavori in via Darsena? Un disastro – è il commento sconsolato di Carlo Caporali – vanno avanti da troppo tempo e c’è poca manodopera, così non possono certo andare in fretta. Intanto è un disagio, devi fare il giro anche per andare nel superamento nella stessa via».
Tira un sospiro di sollievo pensando che «siamo in dirittura d’arrivo ormai stando alle ultime notizie» Matteo Cardenghi del “Vintage Tattoo Shop”. «Il problema principale è che la via è a senso unico e per tornare indietro devi fare il giro dell’oca, in più quando i lavori erano fermi qua davanti c’era polvere e trambusto non appena battevano e trapanavano. Ora per fortuna non più. Per quanto riguarda il lavoro però per fortuna noi non abbiamo mai avuto ripercussioni». Non è lo stesso per il negozio di articoli per bambini “I Monelli”: «Sono stato dei mesi praticamente chiuso qui dentro soprattutto quando i lavori erano concentrati in prossimità del negozio – racconta Luigi Babusci – e non so se tengo botta, altri hanno chiuso e qualcuno sta pensando di fare la stessa cosa. A Natale mi avevano pure messo tutti i bidoni qua davanti, per fortuna poi li ho fatti spostare. I lavori sono anche fatti bene ma non ci si può mettere oltre due anni, e sono in tre a lavorare. In Cina fanno prima a costruire un ponte di sei chilometri sul mare. Peraltro avevo qua davanti la postazione per il carico e lo scarico, e non penso che la rivedrò, intanto hanno costruito delle piste ciclabili che sembrano piste per aerei leggeri. E si lamentano anche in Argine Ducale dove ormai è un via vai di macchine».
E anche la cliente che vive in zona corso Piave, Cristina Cipriani, ha notato i disagi, anche dati per esempio dalla perdita di parcheggio per le auto «che si riversano ormai tutte nella mia zona, ad alimentare problematiche. Il tutto fa pensare che servirebbe rafforzare e lavorare di più sulla viabilità». Barbara Stellante indica invece il dislivello creato davanti casa dal nuovo marciapiede in via Darsena: «C’è praticamente un fosso, se non lo vedi ti fai male, non si può lasciare tutto così. La strada diventerà sicuramente bella ma sta diventando pesante». Una bolognese residente in zona Darsena si diceva invece contenta, «stanno riqualificando bene. Certo io non guido, quindi non sento particolarmente il problema del senso unico, e sui tempi lunghi del cantiere dico solo che in questi anni ci sono stati molti fatti ostativi, a partire dall’aumento dei prezzi dei materiali».
Ora i lavori si stanno appunto concentrando all’incrocio con via Bologna. Gli ultimi ritardi li aveva causati il ritrovamento di materiale ferroso, in un primo momento si era pensato fosse riconducibile a residui bellici. l
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