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Il caso

Comacchio, furti in zona piscina: spaccati i vetri delle auto in sosta

Katia Romagnoli
Comacchio, furti in zona piscina: spaccati i vetri delle auto in sosta

L’appello di residenti e commercianti: «Serve la sorveglianza». I ladri in azione dalle 20 alle 21, perché in quel momento tanti frequentano la piscina

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Comacchio Si ripetono, nella Cittadella dello Sport, i furti ai danni di automobili in sosta nel parcheggio della piscina comunale. Con il ricorso a tecniche di estrema precisione nello scasso delle portiere e a modalità selettive degli obiettivi da razziare, il ladri continuano ad agire indisturbati, facendo leva sull’assenza di telecamere di videosorveglianza che, invece, potrebbero intercettarli in flagranza.

Il colpo

«Sono già diverse le automobili, oltre alla mia - spiega Elena Merchiori, titolare del Bar Chiosco di via Trepponti a Comacchio -, ad esser state prese di mira dai ladri, per lo più nella fascia oraria dalle 20 alle 21, perché in tanti frequentiamo un corso serale e magari c’è chi ha seguito i nostri spostamenti o conosce le nostre abitudini. La tecnica per praticarsi una breccia ed entrare in auto è la stessa, perché anche altre amiche di corso sono incappate nella stessa spiacevole sorpresa. Forse grazie ad un cacciavite riescono a forzare un lato della portiera del lato guida o del passeggero, entrano in auto e selezionano accuratamente ciò che intendono rubare. L’allarme non è scattato. Nel mio caso sono state prelevate le carte di credito del bar, ma non quella personale e hanno lasciato il portafogli. Nell’auto di una mia amica hanno scelto cosa rubare all’interno della borsa, mentre ad un’altra ragazza dello stesso corso è stata rubata la borsa di valore, dopo che era stata svuotata del suo contenuto». Per arginare il fenomeno in un’area riqualificata del quartiere Raibosola, la giovane barista, anche a nome di tanti altri concittadini che frequentano l’impianto natatorio comunale, invoca l’introduzione di occhi elettronici, tanto nel parcheggio, quanto in prossimità dell’ingresso della piscina stessa. Nel febbraio di un anno fa era stata presentata, in Consiglio comunale, un’interpellanza a firma del consigliere Luca Buzzi (Insieme per Comacchio), dopo alcuni furti, nei quali era incappato anche Roberto Zanellato, un giovane di San Giuseppe il quale, nel giro di pochi mesi, era stato derubato per ben due volte. Con un gancio, senza compiere danni estesi, che avrebbero potuto richiamare l’attenzione di automobilisti di passaggio o di altri frequentatori della piscina, i ladri, anche nelle precedenti occasioni, avevano rivelato destrezza e rapidità di azione.

I precedenti

Altri casi, in un’area definita "far west", sono stati segnalati tra settembre e ottobre dello scorso autunno. «Ho parlato con il responsabile della piscina - conclude Elena Merchiori -, almeno per potenziare i controlli davanti al passaggio pedonale che conduce all’ingresso. Spero che si tenga in considerazione seriamente questa richiesta, a tutela della sicurezza di tutti». Le forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, hanno intensificato controlli e passaggi, però i soliti ignoti, convinti di farla franca anche per l’assenza di alcuni punti luce, continuano ad entrare in azione, soprattutto proprio con il favore del buio. Quella della giovane barista comacchiese è solo una delle ultime denunce di furto, che vedono come protagonista principale l’area di parcheggio della piscina, impianto inaugurato il 4 ottobre del 2021. La struttura sportiva dispone comunque di armadietti, all’interno dei quali, con lucchetto portato da casa, ciascun nuotatore può riporre borse ed effetti personali.