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Desertificazione commerciale a Ferrara: oltre tre milioni per il settore

Marco Nagliati
Desertificazione commerciale a Ferrara: oltre tre milioni per il settore

L’assessore Fornasini: «Fatto tanto nell’ultimo triennio e non finisce qui»

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Ferrara La crisi morde e attacca, l’amministrazione comunale cittadina prova a difendersi e ripartire. È noto l’allarme della Confcommercio regionale in merito alla morìa di negozi nei centri storici, con Ferrara da codice rosso: in undici anni chiuse il 30,4% di attività commerciali situate nel cuore estense. Nessuna realtà, in Emilia Romagna, ha dati peggiori. Si chiama "desertificazione commerciale", un alert che suona minaccioso quasi come il cambiamento climatico. Matteo Fornasini, assessore comunale a commercio e turismo, non nasconde il sentiero minato. Ma... «Ma l’amministrazione ha fatto tanto per il commercio di vicinato» tiene a sottolineare. Le cifre erogate nell’ultimo triennio si avvicinano a 3 milioni e 300mila euro. «Il Covid ha messo a dura prova tutte le attività - premette Fornasini -; nel biennio 2020/2022 il Comune di Ferrara ha stanziato a fondo perduto ben 2 milioni di euro per aiutare le piccole attività penalizzate dalla pandemia. Stiamo parlando di quasi duemila imprese: artigianali, commerciali, alberghiere... Diciamo le microattività con massimo nove addetti: quelle che si definiscono di vicinato. Locali che raggiungevano il limite di 250 metri quadri». «Nel 2022 con affaccio nel 2023, invece, sono stati redatti due bandi da 150.000 euro ciascuno a favore delle imprese dislocate nelle frazioni - aggiunge l’assessore -. In questo caso ne hanno usufruito cento attività. E sempre nel 2022 il Comune ha stanziato 200.000 euro a favore dei commercianti che volessero riqualificare i locali, oppure per favorire nuove aperture: sempre legate alla zona centro città. Ne hanno usufruito almeno venti attività e tra queste diverse botteghe storiche». E nell’anno appena trascorso... «Idem - esclama Fornasini -: in questo caso la cifra è di 800.000 euro destinati alla ristorazione, pubblici esercizi, attività ricettive in generale. Hanno ottenuto fondi fino a 20.000 euro per azienda almeno 57 locali». Questo è il passato, rimane da fortificare il presente ed immaginarsi il futuro: «Nel prossimo triennio - annuncia Fornasini , pertanto fino al 2026, sono stati inseriti a bilancio 750.000 euro per nuovi bandi. Altre risorse per aiutare il commercio nel centro di Ferrara. Però si tenga ben presente che si tratta di un problema mondiale e non esclusivamente ferrarese. Dovunque la concorrenza dell’e-commerce è argomento da non sottovalutare. L’amministrazione mette in campo azioni, fa la sua parte: ma non tocca soltanto a noi».Assessore, ci sarebbe il problema affitti... «Ci stiamo lavorando - spiega Fornasini -: pensiamo ad un canone progressivo per gli immobili di proprietà comunale. Nei primi anni chi apre un’attività commerciale paga poco, se in seguito il fatturato aumenta cresce anche l’affitto. Sarà tutto in proporzione. Con questa formula abbiamo già avuto quattro nuove aperture. Inoltre siamo a buon punto per la stesura di un protocollo formulato in collaborazione con Camera di Commercio e Agenzia delle entrate: i piccoli proprietari privati di immobili possono scegliere la strada di una richiesta di affitto commisurata al giro d’affari del locatario. Una buona sinergia pubblico/privato».