Dosso, le donne non vogliono più subire. Boom di iscrizioni per l’autodifesa
Prima lezione del corso gratuito promosso dal Comune di Terre del Reno. Le testimonianze: «Sono stata vittima di un’aggressione, ora voglio tutelarmi»
Dosso Il primo appuntamento del corso teorico e pratico di autodifesa femminile, promosso e voluto in forma gratuita dal Comune di Terre del Reno – in collaborazione con l’associazione Asd Oasi del Reno e tenuto dagli istruttori della Ikmi – ha riscontrato grande interesse e partecipazione: le iscrizioni si sono chiuse in anticipo per la massiccia adesione e martedì, alla prima lezione nella palestra delle scuole elementari di Dosso, erano presenti 37 donne dai 14 ai 60 anni.
Gli istruttori dell’associazione Ikmi- Krav Maga Jujitsu Andrea Bianchi, Fausto Giudetti, Eleonora Bianchi, Giovanni Pecorelli, hanno fatto del loro meglio per istruire le partecipanti. «Sono molto soddisfatto perché non ho mai avuto un’affluenza così numerosa – -spiega Andrea Bianchi – i posti inizialmente erano 25 ma abbiamo esteso il numero a 43, martedì ne erano presenti solo 37 ; inoltre abbiamo una lista di attesa di ulteriori 17 donne. Ho visto molto interesse da parte delle partecipanti, la nostra è una disciplina di nicchia, da tempo svolgiamo i corsi di Krav maga in modo regolare tutti i lunedì e mercoledì nella palestra di Dosso e abbiamo aggiunto questo progetto gratuito di autodifesa rivolto a sole donne, promosso dal Comune, che si terrà per 10 martedì. Il progetto di 10 lezioni – conclude Andrea- rappresenta la base della autodifesa, ma se si vuole portare avanti un percorso a lungo termine consiglio vivamente alle donne di non abbandonare il Krav maga, questa disciplina di difesa».
Il sindaco Roberto Lodi e la giunta comunale molto sensibili ai problemi sulla violenza femminile, sono molto soddisfatti del successo avuto da questo primo progetto interamente gratuito e aperto a tutte le donne di Terre del Reno e anche zone limitrofe il territorio.
Tra le 37 donne presenti, Jolanda, Mirna e Margherita hanno voluto raccontare la loro testimonianza sui motivi per cui hanno accolto con molto entusiasmo il progetto. «Cercavo da molto questo corso di autodifesa e appena ho saputo che veniva svolto nella mia zona ho colto l’occasione al volo. Ho deciso di frequentarlo per vari motivi, uno dei quali è perché in passato sono stata aggredita da un uomo, per fortuna in quell’episodio con sangue freddo ero riuscita a reagire e non subire così un’aggressione totale. A seguito di questo episodio accaduto 4 anni fa, mi sono sempre ripromessa di avvicinarmi a questo tipo di disciplina; in più essendo anche una volontaria in ambito sanitario, voglio imparare qualche tecnica in più che mi permetta di difendermi in ogni circostanza».
La seconda testimonianza arriva da parte di una giovane psicologa: «Ho partecipato qualche anno fa a una lezione pratica a seguito di una mia formazione di psicologia. Ogni giorno accolgo nel mio studio di psicologia tante persone, ragazzi e adulti che portano eventi traumatici collegati a violenze anche fisiche; questo mi ha spinto ad avere una formazione personale. Bisogna avere il coraggio di guardare la violenza in faccia così da non rimanere bloccati in eventi che portano ansia e tensione, conoscere le tecniche di difesa ci può aiutare a sviluppare una memoria corporea che può salvarci la vita. Questa scelta è partita dal mio cuore così che possa arricchirmi e possa essere anche un “piccolo seme” per coltivare un mondo migliore».
L’ultima testimonianza è di una donna super sportiva: «Pratico da anni tantissimo sport, ma non mi sono mai avvicinata a discipline di autodifesa e sono ben felice di questo progetto. La società in cui viviamo purtroppo ci tutela poco, quindi ho ritenuto opportuno approfondire questa materia che mi ha sempre affascinato. Spero di ottenere una conoscenza migliore su come difendersi in caso di difficoltà, con quello che accade ogni giorno sapersi difendere è una buona scelta da parte di noi donne».
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