Argenta, «si spingono sotto le auto»
L’allarme: «Ragazzini si lanciano quando il mezzo sta per arrivare». Una donna ancora terrorizzata ha segnalato il “gioco” ai carabinieri. «È tremendo»
Argenta Si posizionano sul ciglio della strada, per poi spingersi a vicenda quando arriva un’automobile in corsa: il “gioco”, stupido ed estremamente pericoloso, consiste nel “tirarsi indietro” nel più beve tempo possibile. È successo, ancora, ad Argenta e protagonisti sono ragazzini, segnalati alle forze dell’ordine. «Bravata o no vanno fermati perché è troppo rischioso sia per loro che sono così giovani sia per il malcapitato autista e per questo mi sono rivolta ai carabinieri per informarli di quanto mi è capitato».
I fatti Sono trascorse 24 ore e ancora è scossa una signora automobilista argentana che giovedì pomeriggio verso le 17, rientrando a casa dal lavoro, si è trovata a fianco della strada due ragazzini di cui uno che spingeva l’altro sotto l’auto per poi tirarlo indietro in uno stupido gioco. «Questa incredibile situazione – racconta la malcapitata – è andata in scena poco lontano dalla chiesa di San Domenico, ad Argenta. Da un gruppetto di giovani tra i 14/16 anni fermi in strada e fuori dalla pedonale, tanto da costringermi a spostarmi per evitarli, un ragazzino con la felpa blu ha preso un suo amico per il giubbotto e lo ha spinto davanti alla mia macchina per poi tirarlo indietro. Un gesto rapido. Mi sonno fermata poco più avanti spaventata e quando sono scesa mi hanno coperta di insulti di ogni aggiungendo che loro sono amici dei vigili urbani».
E, ancora, «vedendo la mia insistenza per sapere chi fossero i loro genitori, sono scappati e quello che ha fatto il gesto ha tirato su il cappuccio della felpa blu e imprecando è andato via anche sghignazzando. Gli altri? Non li ho inquadrati per bene perché ho focalizzato solo sui due». La donna ha fatto la cosa più giusta: «Sono subito andata in caserma dai carabinieri, non tanto per gli insulti ma per evitare che, una volta individuati e avvisati i loro genitori, si faccia di tutto perché non si ripeta questa scena. In questo caso è successo a me ma se fosse capitato a un anziano o a un neopatentato?».
«Andando dai carabinieri – aggiunge la signora che ha postato il fatto anche sui social – ho messo la mia coscienza a posto e se non l’avessi fatto non me lo sarei perdonata. Sono episodi di chi scherza col fuoco ma ci si può scottare, magari serve una bella strigliata da parte dei genitori. Aggiungo che una mia conoscente mi ha raccontato che alcuni giovani si sono sdraiati sull’asfalto nel sottopasso di via Ancona ma non so altro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA