Cento, urta una donna e si allontana: pirata scoperta dopo tre mesi
Una trentenne denunciata dopo le indagini della Polizia locale
Cento Ci sono voluti tempo, tenacia e pazienza, ma alla fine l’auto pirata che tre mesi fa aveva urtato una passante per poi allontanarsi senza prestare soccorso è stata individuata dalla Polizia locale di Cento, al termine di settimane di indagini. I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 18 dicembre in via di Penzale, la strada che dalla Giovannina conduce verso via Modena, nel tratto subito dopo il primo incrocio. Una signora stava camminando sul lato destro della carreggiata, quando era stata urtata da una Fiat Punto e sbalzata a terra. La donna per fortuna non era rimasta ferita in modo grave, riportando solo qualche contusione, ma la persona alla guida non si era fermata per accertarsene e prestare aiuto, proseguendo invece la sua corsa. Alla scena aveva assistito un testimone che, pur non riuscendo a leggere il numero di targa - sia a causa della velocità con cui si erano svolti i fatti, sia a causa del buio - era stato comunque in grado di fornire alla Polizia locale di Cento elementi preziosi per poter avviare le indagini. Gli inquirenti hanno anche potuto contare sulle immagini girate dalle telecamere di videosorveglianza di vari negozi, essendo il luogo l’incidente una zona molto abitata e con diversi esercizi commerciali presenti.
I filmati passati al vaglio hanno dunque consentito di verificare e confermare la dinamica dell’incidente, così come era stata descritta dal testimone oculare e dalla stessa signora investita, e a raccogliere riscontri utili - pur con lo svantaggio della scarsa visibilità dovuta al buio - per identificare la Punto che si era allontanata. Con questi dati gli inquirenti hanno intrapreso subito un lavoro certosino per riuscire a mettere insieme i pezzi e risalire al veicolo che aveva urtato la signora. La certezza è arrivata in questi giorni, quando la Polizia locale centese guidata dal comandante Fabrizio Balderi è arrivata a quadrare il cerchio e a risalire alla Fiat Punto. Una volta individuata l’auto però è stato necessario procedere a ulteriori verifiche e accertamenti, e alla fine è emerso che quel giorno alla guida della Punto non c’era la persona a cui la macchina è intestata, ma una sua amica, una trentenne che abita nella zona. Alla giovane donna sono stati contestati i reati di omissione di soccorso e lesioni. La signora investita aveva riportato contusioni giudicate guaribili in meno di venti giorni, limite entro il quale si procede con un’eventuale querela di parte per il reato di lesioni. Più grave la contestazione relativa all’omissione di soccorso, un reato che secondo il nostro codice penale prevede una pena fino a un anno di reclusione e una multa fino a 2.500 euro.