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Ferrara, liste d’attesa e visite introvabili. La sanità ai raggi X: ditelo alla Nuova

Ferrara, liste d’attesa e visite introvabili. La sanità ai raggi X: ditelo alla Nuova

Le difficoltà di prenotazione dei pazienti a fronte degli impegni Ausl: mandateci le vostre segnalazioni al numero whatsapp 331 6349473 o alla mail lettere@lanuovaferrara.it

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Ferrara La Nuova ha da sempre avuto grande attenzione verso la sanità dei cittadini e ora ne vogliamo avere ancora di più, permettendo ai cittadini di avere un megafono entro cui raccontare la propria esperienza. Come? Scrivendoci via mail all’indirizzo lettere@lanuovaferrara.it oppure - ancora più semplicemente - inviandoci un messaggio whatsapp al nuovo numero che abbiamo attivato 331 6349473 per avere una linea diretta e più efficace con i nostri lettori.

Si è sempre scelto di raccontare pregi e difetti di una realtà che fa i conti con le difficoltà di organico e di costi, ma che allo stesso tempo incassa talvolta pesanti critiche gestionali. Sulle nostre pagine abbiamo ospitato interventi assai favorevoli e pieni di gratitudine verso il personale medico e infermieristico e pesanti critiche, a testimonianza di come la salute rimanga sempre un elemento fondamentale nella vita di tutti.

Ma negli ultimi giorni - anche grazie all’ultima inchiesta firmata dalla Nuova Ferrara - si è riacceso prepotente il dibattito su un elemento che mai ha trovato una soluzione definitiva: le liste d’attesa e l’impossibilità di prenotare. Quante volte ci si è sentiti respingere cortesemente in farmacia quando già si ambiva ad un posto per un esame o una prestazione? Tante, e la sa bene anche l’Ausl che ha elaborato la “presa in carico: «Non è del tutto corretto - ha ribadito più volte l’Azienda - parlare di “agende inaccessibili”: vi sono prestazioni per le quali in determinati momenti possono esservi tempi di erogazione superiori a quelli previsti di 30 giorni per le visite e 60 per gli esami. In questi casi all’utente viene proposto di essere “preso in carico”, cioè di essere richiamato da un apposito ufficio che monitora l’andamento delle prestazioni, non appena vi è disponibilità della visita o dell’esame richiesto, senza più necessità di fare tentativi ripetuti».

Di tutto ciò ha parlato a lungo anche il Centro tutela malati che in una lunga analisi ha stroncato il sistema attuale. Chi ha ragione? Forse chi sta nel mezzo, ma lo vogliamo sapere dai nostri lettori con il filo diretto con la Nuova.

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