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Ferrara, zero controlli in via dei Cedri. Furti sempre alla stessa ora

Francesco Gazzuola
Ferrara, zero controlli in via dei Cedri. Furti sempre alla stessa ora

I residenti: «Le violazioni sono ripetute, nessuno viene a sorvegliare». Adottati strumenti di vigilanza personale però non di quartiere

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Ferrara «A distanza di una settimana dal fatto, il pensiero di ciò che è successo non mi abbandona e non riesco a trovare serenità». A parlare è Giorgio Dall’Acqua, ex presidente della Provincia che poco più tardi di sette giorni fa ha subito un furto nella propria abitazione di via dei Cedri, nella periferia est di Ferrara, tra zona Frutteti e il supermercato Cadoro.

L’ultimo episodio

Una violazione diversa da tutte le altre. I ladri si sono introdotti in casa e, una volta che l’ex presidente della Provincia è rientrato, i malviventi non sono scappati, bensì hanno interagito con lui spacciandosi per poliziotti entrati per un sopralluogo in seguito a un furto (quello che invece stavano commettendo loro). A quel punto i ladri hanno circuito sia l’uomo che la moglie, rincasata poco dopo, sfilandole l’orologio, una catenina e la fede. Un bottino che andava ad aggiungersi al già ricco colpo messo a referto qualche istante prima. Oggettistica di immenso valore sentimentale: «Appena l’ha saputo mi ha chiamato mia sorella, chiedendo se avessero portato via anche l’orologio di papà – racconta Dall’Acqua –. E così purtroppo è stato».

Il problema

Quella dei furti è una criticità intramontabile che, soprattutto in questi mesi, colpisce forte la città di Ferrara. «Aguscello, Malborghetto, Francolino e non solo – elenca Dall’Acqua –. Il fatto è diffuso». La stessa via dei Cedri non è nuova alle violazioni, anzi si verificano con regolarità. Lo scorso agosto nella zona Cadoro si sono verificati sei colpi nel primo fine settimana del mese, in particolare nella giornata di sabato, con ben quattro “visite” tra le 11.30 e le 13. Una delle persone vittime dei furti è Massimiliano Brancaleoni, che oggi come allora, pone l’attenzione sulla mancata sicurezza e sulla necessità di dotare la via di telecamere di sorveglianza in entrata e in uscita. Una richiesta presentata dai residenti all’amministrazione anche lo scorso agosto, rimasta tuttavia inascoltata.

«Essendo una zona residenziale di un certo tipo, i ladri si trovano bene – cerca di sdrammatizzare Brancaleoni –. Anche perché qui non c’è mai nessuno che controlla. Faccio parte di coloro che ad agosto sono stati derubati: ero al mare e i ladri mi sono entrati in casa – racconta –. Hanno tagliato la cassaforte a metà con il flessibile. Dal momento che gli aiuti per rafforzare la sicurezza non sono arrivati da nessuno, ho dovuto prendere dei provvedimenti autonomamente e mi sono rivolto all’agenzia di vigilanza Top Secret».

Il quartiere

Dietro alla preoccupazione dei furti si aggiunge una componente “ambientale” e lo stesso ex presidente della Provincia Dall’Acqua aveva esposto: «Questa zona non è sicura». Le motivazioni riguardano la scarsa illuminazione, l’assenza di dispositivi di sorveglianza lungo la strada, l’ampio spazio verde mai presidiato che i ladri possono utilizzare come nascondiglio. Da aggiungere anche «la mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine», che i due residenti del quartiere sottolineano: «Un tempo c’era la vigilanza del quartiere e ogni tanto passavano anche le forze dell’ordine, ma adesso nulla. Nessun aiuto dalle istituzioni – continuano – nonostante i costanti disagi, quindi l’ultima spiaggia per beneficiare dei pattugliamenti è rivolgersi alla sorveglianza privata ma servirebbe che tutti gli abitanti della zona manifestassero questa esigenza, invece qui ognuno vive nel proprio ambito e ci si sfoga soltanto quando si verifica il furto».

Coincidenza

Se c’è un aspetto che non lascia indifferenti i residenti del quartiere di via dei Cedri è una costante con cui avvengono i furti. «Si verificano tutti tra le 11.30 e le 13 – evidenziano – e quindi non più in piena notte con il favore del buio. I ladri riescono ad agire di giorno, alla luce del sole, perché c’è qualcuno che controlla gli spostamenti e tiene monitorate le abitudini dei residenti». «Sembra che ci siano dei basisti – conclude Massimiliano Brancaleoni – perché non può esserci una coincidenza così perfetta degli orari a cui si verificano i furti».