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L’iniziativa

Porto Garibaldi, le campane tornano a suonare dopo 12 anni

Katia Romagnoli
Porto Garibaldi, le campane tornano a suonare dopo 12 anni

Dopo un "letargo" durato 12 anni, le campane della chiesa parrocchiale di Porto Garibaldi sono tornate al loro antico splendore

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Porto Garibaldi Dopo un "letargo" durato 12 anni, le campane della chiesa parrocchiale di Porto Garibaldi sono tornate al loro antico splendore e hanno ritrovato la loro dimora originaria, grazie all’impegno corale dei volontari di alcune associazioni locali.

«Nel 2012 - spiega Guerrino Ferroni, presidente della Protezione Civile Trepponti - il campanile, ritenuto pericolante era stato demolito e le campane erano state trasferite nel deposito comunale degli automezzi. Sei mesi fa, alcuni volontari dell’associazione che presiedo, avevano notato le campane e ritenendo di non doverle lasciare logorare dai segni del tempo e dell’abbandono, hanno stimolato un percorso finalizzato al loro recupero e restauro».

Ecco allora che a Porto Garibaldi si è mobilitata una vera e propria task force, con l’intento condiviso di riportare le campane in quel luogo sacro da cui erano state giocoforza prelevate. La Curia nel frattempo aveva concesso l’autorizzazione a riposizionare le campane restaurate di fianco alla chiesa. Per la ristrutturazione complessiva, che include anche la struttura di sostegno e l’impianto necessario al funzionamento delle campane, è stata avviata una raccolta fondi, che ha visto il coinvolgimento e la compartecipazione della Protezione Civile Trepponti, della Famia ad Magnavaca, del Fai e del Comune di Comacchio e dell’Anmi di Porto Garibaldi.

«Cinque volontari della Trepponti - prosegue Guerrino Ferroni -, si sono prodigati, in questi mesi per restaurarle, impiegando un flessibile, ma anche vernici e solventi per lucidarle. Le campane, una volta lavate, sono state spazzolate dalla ruggine e, a loro volta riverniciate e lucidate. È stato poi realizzato un basamento in calcestruzzo, sul quale è stata collocata l’intera struttura campanaria».

Il 6 dicembre scorso la Famìa ad Magnavaca aveva avviato una raccolta fondi, attraverso una cena di beneficenza organizzata nei locali dell’Anmi di Porto Garibaldi. C’è entusiasmo e soddisfazione tra i volontari, perché dopo la ristrutturazione della chiesa, oggi, finalmente anche le campane potranno tornare a risuonare in paese. La storia del complesso campanario è incisa, in forma sintetica sul bronzo che lo riveste, in quanto l’anno di costruzione risale al 1954, quello in cui fu costruita la chiesa parrocchiale. Le campane furono commissionate all’Antica Fonderia Pontificia dei Fratelli Ottolina di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. L’impresa artigiana, o per meglio dire di artisti del bronzo, tra gli altri, aveva realizzato venti campane, per il santuario di Nostra Signora della Pace di Torino, in occasione del primo concerto italiano di campane. Sul bronzo, sotto all’immagine di Cristo Crocifisso, spiccano le dediche a papa Pio XII e all’arcivescovo dell’arcidiocesi ferrarese, mons. Natale Mosconi. La comunità marinara di Porto Garibaldi, in occasione della domenica delle Palme, grazie al ritorno delle campane, riacquista un pezzo della propria storia.