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Ferrara, riapre anche la chiesa di San Paolo. Il “pantheon” torna dopo 18 anni

Ferrara, riapre anche la chiesa di San Paolo. Il “pantheon” torna dopo 18 anni

Il 27 aprile cerimonia solenne con l’arcivescovo. Illustri sepolture e opere

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Ferrara Dopo 18 anni riapre al culto e al pubblico la Chiesa di San Paolo. Il tempio era chiuso per inagibilità dal 2006, ancora prima che il devastante terremoto di sei anni dopo aggravasse una situazione strutturale già precaria. Sabato 27 aprile, alle 10, con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Gian Carlo Perego, la storica chiesa dedicata alla Conversione di San Paolo verrà ufficialmente riaperta.

Il primo nucleo della chiesa risale al X secolo, ma ci fu una ricostruzione più ampia dopo il terremoto del 1570, per mano dell’architetto Alberto Schiatti a cui è dedicata la piazza in angolo con corso Porta Reno. È considerato a buon diritto il pantheon di Ferrara poiché ospita le sepolture di illustri personaggi, tra cui le tombe del poeta Guarino Veronese, il compositore Luzzasco Luzzaschi, di Alberto Lollio e di Giovan Francesco de Grossi (detto Siface). All’interno poi sono conservate opere di pregio con il meglio degli artisti ferraresi del tempo tra cui Bastianino, Girolamo da Carpi, Domenico Mona e Scarsellino. Il Ministero dei Beni culturali, per preservare questo patrimonio, ha assegnato alla Soprintendenza 600mila euro (con fondi del 2024) per il restauro delle opere, degli altari laterali e delle pale per poter ospitare nuovamente i quadri (fin da subito messi in deposito) che caratterizzano la chiesa. Si potranno tornare ad ammirare anche quegli affreschi emersi nel 1991 durante i lavori di restauro che risalgono al tardo Trecento.

La riqualificazione e il restauro della chiesa hanno comportato un doppio stanziamento, per un totale complessivo di 3,8 milioni di euro (3 milioni di finanziamento ministeriale del Ducato Estense e 850mila di fondi regionali post sisma). In base a una specifica convenzione, per poter realizzare gli interventi il Comune di Ferrara è stato stazione appaltante. I lavori sono stati realizzati dal raggruppamento temporaneo di imprese composto dalle ditte “Leonardo” e “Lolli Raffaele impianti” di Bologna. La consegna dei lavori è avvenuta il 29 novembre del 2021, gli interventi sono partiti a gennaio 2022, con progettazione e direzione curate dall’ingegnere Giuseppe Carluccio (Bcd progetti) coadiuvato per il restauro degli apparati decorativi dall’architetto Benedetta Caglioti.

Gli interventi si sono concentrati sul miglioramento sismico, insistendo soprattutto nella struttura di copertura e nel sottotetto. È stato rifatto il manto di copertura, sono state restaurate le facciate esterne e l’apparato decorativo di tutta la chiesa, specificatamente sulle volte della navata principale, sul transetto, sull’abside e parte delle navate laterali. Sono state inoltre realizzate due rampe per consentire l’accesso funzionale a persone con disabilità (una dall’ingresso principale e una da Porta Reno in prossimità dall’abside) ed è stata potenziata l’illuminazione, con fari a led, sia interna che esterna. 

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