Schiavo in casa sua, prigioniero di un quarantenne della "Ferrara bene"
Inferno in un'abitazione del centro. Abusivi hanno soggiogato il proprietario approfittando del suo disagio psichico. L’uomo è stato anche violentemente pestato al punto dal perdere un organo
Ferrara Stanze con piatti sporchi, avanzi di cibo ovunque, resti di stupefacenti - e cartine, stagnola, bottiglie modificate - e alcolici. Disordine e puzza. Una stanza era però una piccola reggia: ordine, televisore enorme, lettone, stufa accesa. A occuparla, in senso letterale, un figlio della Ferrara bene - molto bene - un 42enne insediatosi nella casa di proprietà di un uomo di 46 anni, anche lui dell’upper class ferrarese, seguito dai servizi per via di un disturbo della sfera affettiva, usato per approfittarsi di lui e del suo bisogno di contatto umano, fino a renderlo quasi uno schiavo, fare di lui quel che si vuole, anche riempirlo di botte.
Ieri l’abitazione, che si trova in pieno centro storico, è stata liberata: via gli inquilini “abusivi” (tre in tutto), nuove serrature per impedirne l’accesso in futuro. Ma è solo l’epilogo momentaneo di una vicenda che va avanti da molto tempo, e che già l’hanno scorso aveva consegnato alla cronaca cittadina qualche pagina di giornale. Ci si ricorderà delle scritte antisemite apparse in centro a marzo 2023, del giovane che, negli stessi giorni, aveva spaccato la vetrina dello Spal Store in via Mazzini la sera della presentazione di Radja Nainggolan, del lancio di bottiglie contro un uomo affacciato a una finestra. Si trattava di due giovani, anch’essi insediatisi nella casa e poi andati via. Sono tutti capitoli di questa storia molto triste, che ha toccato il fondo pochi giorni fa, con un pestaggio violentissimo e dalle conseguenze intollerabili. L’uomo, che in questa storia è vittima di grandi soprusi, quando ha manifestato l’intenzione di mandare via i suoi inquilini è stato brutalmente picchiato dal 42enne, che si fa passare per suo amico e “protettore”, al punto dal cagionargli lesioni interne che hanno costretto i medici del Sant’Anna a rimuovergli la milza. È stato il più violento, ma non è stato il primo pestaggio. Già a novembre, ancora a fronte della richiesta di andare via dall’abitazione, il 42enne sembra aver reagito sferrando un pugno al volto del 46enne, colpendolo nell’orbita oculare. Ma pare che vi siano stati anche altri episodi di tal fatta. La situazione era tale che il 46enne veniva costretto a uscire per compare da bere per tutti. In un caso anche a rubare e non essendo un criminale è stato facile individuarlo e arrestarlo.
La famiglia, chiaramente preoccupata, si è affidata all’investigatore privato Davide Tuzzi per ricostruire i dettagli della vicenda e all’avvocato Simone Bianchi che ha dato assistenza legale. Ora c’è una denuncia con una richiesta urgente ai magistrati: che all’aguzzino venga imposto di stare lontano dall’uomo e gli venga fatto divieto di comunicare con lui.
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