Lagosanto, disabile investito dopo la lite alla cassa del supermercato
La testimonianza: «Sono stato aggredito da un uomo senza motivo. Mi è venuto addosso con l’auto»
Lagosanto Quindici giorni di prognosi e tanta amarezza per un uomo diversamente abile, aggredito fuori dal supermercato a Lagosanto dopo un diverbio verbale all’interno. Vittima Giovanni Zanini, che ha presentato regolare denuncia ai carabinieri. «Sono un disabile con invalidità civile al 100% - racconta Zanini -. Domenica 14 aprile ero andato a fare la spesa con la mia compagna e ci siamo messi in fila per pagare. Io non posso camminare e sono quindi in carrozzina, quella elettrica». Nella cassa di fianco, «arriva un uomo con un carrello, che fa fatica a passare. Con tono minaccioso ha detto di spostarmi perché lui non aveva tempo da perdere e ha aggiunto che sarei dovuto andare via per non disturbare». Zanini, che è del posto, dice di non aver mai visto quell’uomo. «Abbiamo pagato e siamo usciti. Nel parcheggio abbiamo visto la stessa persona tornare verso l’ingresso per mettere via il carrello, dopo aver lasciato la spesa in macchina. A quel punto ho provato a chiedere il perché avesse reagito in quel modo». Per tutta risposta, «mi è venuto vicino gridando "la tua fortuna è di essere in carrozzina, se fossi stato in piedi ti avrei ammazzato di botte e ucciso" (sono parole riportate anche nella denuncia presentata ai carabinieri, ndr). Ha fatto anche il gesto di venirmi addosso con il carrello e mi ha mandato a quel paese». Sbalorditi, Zanini e la sua compagna pensano di poter chiarire la situazione, vogliono almeno una spiegazione del perché di quella reazione e si avviano verso l’auto dell’uomo. «Ci mettiamo praticamente davanti e lui inizia urlare di andare via, di spostarci. Io invece sono rimasto, nonostante le continue offese lanciate dal finestrino». L’uomo, un 60enne, ha continuato a gridare frasi pesanti finché «ha ingranato la marcia e mi è venuto addosso davvero colpendo la carrozzina elettrica e la gamba sinistra». Quindi è andato via a bordo della sua auto come una furia, «ma avevamo intanto già chiamato i carabinieri, che al loro arrivo non lo hanno però trovato». Zanini è stato accompagnato dalla compagna in ospedale a Lagosanto. «La prognosi è di 15 giorni, quell’uomo è scappato senza nemmeno preoccuparsi di come stessi e cosa mi fosse successo. Ci penso e ci ripenso, ma davvero non riesco a darmi pace. Una esperienza bruttissima e umiliante».